Aumenta del 13,4% il gettito delle entrate tributarie nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021, per un ammontare complessivo di 343.704 milioni di euro, con un incremento pari a 40.692 milioni di euro. L’analisi e il dettaglio dei dati sono disponibili nel consueto bollettino pubblicato mensilmente sul sito del dipartimento Finanze insieme alle appendici statistiche e alla nota tecnica.
I tecnici delle Finanze evidenziano che il significativo stacco in avanti rispetto al periodo gennaio-agosto 2021 è dovuto, principalmente a tre fattori: la ripresta del gettito erariale iniziato già dallo scorso anno, dal ritorno alla “normalità” rispetto alle sospensioni e alle proroghe disposte dai provvedimenti anti-Covid, e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’Iva.
Segno positivo anche per il focus dedicato al mese di agosto, che ha portato nelle casse dello Stato 55.281 milioni di euro, 10.371 milioni di euro in più rispetto ad agosto 2021 (+23,1%). Nel dettaglio le imposte dirette hanno avuto un aumento pari a 8.394 milioni di euro (+36,1%) e le imposte indirette pari a 1.977 milioni di euro (+9,1%).
LE IMPOSTE DIRETTE. L’ammontare complessivo delle imposte dirette raggiunge quota 22.379 milioni di euro (+13,4%).
In particolare, dal confronto con lo stesso periodo del 2021, emerge che il gettito Irpef ha registrato un aumento di 7.871 milioni di euro (+6,1%). Le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato sono salite per un valore pari 1.737 milioni di euro (+3,0%) e quelle dei lavoratori autonomi di 632 milioni di euro (+7,9%). Variazione negativa, invece, per le ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici, scese di 244 milioni di euro (-0,5%).
Le autoliquidazioni guadagnano 4.971 milioni di euro (+80,0%) in quanto, così come per l’autoliquidazione Ires, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (Isa).
Il trend positivo del mercato del risparmio gestito nel 2021 e l’elevata redditività degli investimenti, inoltre, hanno fatto registrare significativi incrementi dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.585 milioni di euro, +128,0%).
Acquista punti anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensioni (+1.037 milioni di euro, +102,4%) per effetto dell’andamento delle posizioni attive presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021 rispetto al 2020, e ai rendimenti.
Più che incoraggiante l’aumento dell’Ires il cui gettito ammonta a 5.897 milioni di euro (+119,8%). L’incremento, come già detto, almeno in parte, è dovuto alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (Isa) nell’anno 2021.
Scende, viceversa, l’imposta sostitutiva sui redditi insieme alle ritenute sugli interessi e agli altri redditi di capitale, registrando una diminuzione pari a 115 milioni di euro (-1,6%). Torna il segno “+”, invece, per le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche, che crescono di 659 milioni di euro (+35,7%).
IMPOSTE INDIRETTE. Portano all’Erario 18.313 milioni di euro in più rispetto ai primi otto mesi del 2021 (+13,5%).
Il risultato è dovuto soprattutto al gettito Iva che ha registrato un incremento di 16.074 milioni di euro (+18,0%). In particolare, gli scambi interni hanno evidenziato Iva in salita per un importato pari a 10.243 milioni di euro (+12,8%), mentre l’imposta sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.831 milioni di euro (+63,1%), grazie, in quest’ultimo caso, principalmente, alla crescita del prezzo del petrolio.
Importi più consistenti anche per le entrate provenienti dalle imposte di bollo (+850 milioni di euro, +19,2%) e di registro (+216 milioni di euro, +6,2%). Giù, invece, l’imposta sulle assicurazioni che perde 8 milioni di euro (-1,9%).
GIOCHI. Non smentiscono il generale andamento positivo neanche le entrate relative ai giochi, in crescita di 2.514 milioni di euro (+36,2%) rispetto al periodo gennaio-agosto 2021.
ACCERTAMENTO E CONTROLLO. Variazione positiva anche per le entrate tributarie derivanti dall’attività di accertamento e controllo, il cui incremento è stato pari a 3.049 milioni di euro (+61,4%) di cui, 1.995 milioni di euro (+81,9%) provenienti dalle imposte dirette e 1.053 milioni di euro (+41,7%) dalle imposte indirette.
Il dipartimento osserva che il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta tuttavia omogeneo visto che nel 2021 le attività di riscossione, per effetto del decreto “Sostegni-bis” erano state sospese fino al 31 agosto 2021.