Grazie a politiche incentivanti e una richiesta sempre maggiore di energia distribuita, le installazioni eoliche di piccola e media taglia stanno aumentando, a livello mondiale, a ritmo sostenuto. Sebbene le prospettive a lungo termine, considerando un probabile rallentamento o uno stop degli incentivi, siano incerte, Navigant Research prevede, secondo le stime diffuse nel report 'Small and Medium Wind Power', che il mercato passerà dall'attuale (2015) quota di 1 mld di dollari a 2,4 mld nel 2023. Con una potenza installata che dai 254,9 MW del 2014 arriverà a 587,7 nel 2023.
La crescita del mini eolico è attualmente legata ai regimi incentivanti statali e federali in vigore nel Regno Uniti, Italia e Stati Uniti, dichiara Dexter Gauntlett, senior research analyst di Navigant Research. Adesso il settore sta maturando, grazie sopratutto alle installazioni eoliche in leasing che stanno consentendo uno sviluppo della tecnologia anche in territori più 'difficili' come quelli isolani o nei paesi in via di sviluppo, dove i sistemi incentivanti sono meno importanti.
Regno Unito leader, bene anche l'Italia
A trainare il settore è il Regno Unito che, grazie a politiche di feed-in tariff è cresciuto enormemente negli ultimi due anni, guadagnandosi la leadership indiscussa. Cina e Italia rimangono, ad ogni modo, mercati importanti, mentre negli USA si sta verificando una battuta d'arresto, dettata da una riduzione degli incentivi statali e dalla forte concorrenza del solare, che ha visto negli ultimi tempi un vero e proprio crollo dei prezzi.
Protocolli certificativi e innovazione tecnologica guideranno il settore verso la maturazione
La maturazione del settore, conclude lo studio, sarà strettamente legata anche alla diffusione di protocolli certificativi, da un miglioramento della rete distributiva e dallo sviluppo di sistemi ibridi che integrano il mini eolico con impianti fotovoltaici, generatori diesel e tecnologie innovative per la generazione energetica da fonti rinnovabili.