Il Gestore dei servizi energetici ha incontrato il 15 marzo scorso una delegazione di Anev (Associazione nazionale energia del vento) guidata dal Presidente Simone Togni.
Nel corso dell’incontro, l’Associazione ha rappresentato il proprio contributo alla definizione delle procedure per la manutenzione e l’ammodernamento degli impianti alimentati a fonti rinnovabili incentivati che il GSE è chiamato a redigere ai sensi dell’articolo 30 del D.M. 23 giugno 2016.
MANUTENZIONI. Il GSE ha reso noto che la pubblicazione delle Procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico degli impianti incentivati, diversi dai fotovoltaici, seguirà un processo di consultazione che avrà l’obiettivo, tra l’altro, di individuare le specifiche peculiarità da tenere in considerazione per ciascuna fonte e tecnologia.
Sul tema, l’Anev, ribadendo l’importanza della pubblicazione delle procedure in tempi brevi, ha rappresentato il proprio contributo alla definizione delle procedure, già posto all’attenzione del GSE nell’ambito del processo di acquisizione dei contributi aperto dal GSE il 22 settembre 2016.
In particolare, con riferimento al tema dei componenti rigenerati, l’Associazione ha manifestato il proprio interesse affinché le procedure non creino un appesantimento amministrativo ed economico dei contratti O&M, prevedendo la creazione di documentazione ulteriore, rispetto a quella attualmente prevista, per l’attestazione di attività e certificazioni inerenti alle attività di rigenerazione. D’altro canto, è interesse anche dell’Associazione che venga garantita la qualità dei processi di rigenerazione, prevedendo, ad esempio, che le officine specializzate, preposte alla realizzazione di tali attività, soddisfino determinati requisiti (es. certificazione di qualità dei processi, attestata esperienza). L’Associazione, al proposito, si è impegnata a individuare e proporre al GSE i requisiti specifici di qualificazione delle officine specializzate nelle attività di rigenerazione.
L’Anev ha proposto la creazione e gestione di un database da parte del GSE il cui popolamento, con la collaborazione degli operatori, riguarderebbe le matricole dei principali componenti d’impianto attualmente installati sugli impianti e a magazzino; nello specifico, per la tecnologia eolica, il moltiplicatore di giri ed il generatore elettrico. Quelli sopra indicati sono, infatti, i componenti maggiormente soggetti ad attività di rigenerazione, fermo restando il fatto che le istruttorie del GSE dovranno essere condotte su tutti i componenti richiamati dall’art.30 del Decreto 23 giugno 2016. Secondo l’Associazione, la vita utile dei componenti dovrebbe essere di 20 anni e, per quelli a magazzino, il periodo di giacenza dovrebbe essere scomputato dal calcolo della vita utile. L’Associazione ha rappresentato, inoltre, l’opportunità di predisporre un registro ad hoc per i componenti di magazzino, in quanto, per questi, è presumibile l’assenza di certificazioni delle attività di rigenerazione eventualmente subite, non essendo previste dalla precedente normativa di riferimento.
Si è infine dibattuto in merito al perimetro degli interventi di manutenzione e quelli di ammodernamento degli impianti. Rispetto a questi ultimi, l’Anev si è impegnata a individuare e condividere con il GSE alcuni “casi scuola” che possano essere di supporto nella definizione delle Procedure.
Il GSE ha preso atto delle proposte dell’Associazione che saranno attentamente considerate ai fini della stesura delle Procedure per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico degli impianti.
PICCOLI IMPIANTI EOLICI. Sul tema del mini-eolico, si è condiviso di aprire un tavolo di discussione ad hoc. I temi di principale interesse evidenziati dall’Anev riguardano l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 29 del D.M. 23 giugno 2016 alle connessioni in bassa tensione, nei casi di condivisione tra più impianti delle infrastrutture in MT (cabine o linee), nonché le procedure di sospensione degli incentivi in caso di fuori-picco.