È stato firmato ieri nello studio del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede il Protocollo d’intesa per l’istituzione del Nucleo Centrale di monitoraggio della disciplina dell’Equo compenso per la professione forense.
Hanno sottoscritto il documento il Guardasigilli e Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense, l’istituzione che rappresenta l’avvocatura italiana.
Grazie all’accordo, strutturato in 5 articoli, viene istituito presso il Ministero della Giustizia, il Nucleo centrale di monitoraggio della corretta applicazione della disciplina in materia di “equo compenso”. Il monitoraggio avverrà grazie a una rete che opererà a livello locale con la partecipazione dei Nuclei locali disposti dai Consigli dell’ordine degli avvocati.
Vogliamo fare qualcosa – ha dichiarato Bonafede – che vada a incidere direttamente sulla vita quotidiana degli avvocati. E questo che abbiamo realizzato è un protocollo che va in questa direzione. Si tratta, nel pieno rispetto della prassi, di un segnale forte e chiaro che ci auguriamo veda presto coinvolti anche altri ordini professionali affinché questo possa diventare un modello che vada a tutelare anche altre categorie.
Questo protocollo di oggi - ha affermato il presidente Mascherin - rappresenta una novità dirompente per gli avvocati e un salto di qualità rispetto alla tutela concreta della professione. Riteniamo essenziale promuovere con il ministero la corretta applicazione della normativa sull’equo compenso anche con la futura istituzione di una autorità garante con poteri sanzionatori e di indagine, specialmente nei confronti dei committenti forti, inclusa la pubblica amministrazione. Per questo è fondamentale il coinvolgimento degli Ordini come previsto dal protocollo.
Il Consiglio nazionale forense ha espresso apprezzamento per quanto dichiarato il 20 giugno scorso dal sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone sull’impegno a superare l’attuale normativa sull’equo compenso e consentire così ai liberi professionisti di recuperare centralità, decoro e dignità. Ha espresso inoltre un ringraziamento a Pietro Gancitano, consulente giuridico del ministro della Giustizia per gli ordini professionali, che ha portato alla Manifestazione dell'avvocatura per il diritto all'equo compenso, organizzata da Ocf (Organismo congressuale forense) e dall'Ordine degli avvocati di Roma, il messaggio del ministro Bonafede che dà seguito al recente incontro avuto tra il presidente del Cnf Andrea Mascherin, il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone e il consulente del ministro sulla necessità di riconvocare in tempi brevi il tavolo tecnico sull'equo compenso per il perfezionamento della normativa.
Alla manifestazione è intervenuto il consigliere CNF Antonio Baffa che ha detto: “La normativa sull’equo compenso, al cui varo il Consiglio nazionale forense ha dato un impulso iniziale fondamentale e un contributo significativo nel corso della sua formazione, rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto a una situazione precedente di cosiddetto “caporalato intellettuale” messo in atto anche da Pubbliche Amministrazioni che addirittura teorizzano che il diritto al compenso è surrogabile al presunto prestigio dell’incarico. Condividiamo perciò l’iniziativa della attuale compagine ministeriale e in particolare del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone di riconvocare a breve il tavolo tecnico sull’equo compenso per apportare i necessari correttivi normativi al testo, già individuati dal Cnf e necessari per precludere le attuali prassi elusive".
In allegato il testo del protocollo