Ultime notizie

Equo compenso delle prestazioni professionali, approvata dalla Camera una proposta di legge

È la pdl Meloni-Morrone che riproduce il contenuto di una proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati nella XVIII legislatura, il cui iter si era interrotto al Senato

mercoledì 25 gennaio 2023 - Redazione Build News

camera-aula-montecitorio-3-3

Con 253 sì, l'Aula della Camera ha approvato all'unanimità in prima lettura la Proposta di legge Meloni-Morrone: "Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali", che riproduce il contenuto di una proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati nella XVIII legislatura, il cui iter si era interrotto al Senato.

Il testo è composto di 13 articoli ed interviene sulla disciplina in materia di equo compenso delle prestazioni professionali. In particolare, la proposta definisce come equo il compenso che rispetta specifici parametri ministeriali e interviene sull'ambito applicativo della disciplina vigente, ampliandolo sia per quanto riguarda i professionisti interessati, tra i quali sono inclusi gli esercenti professioni non ordinistiche, sia per quanto riguarda la committenza che viene estesa anche a tutte le imprese che impiegano più di 50 dipendenti o fatturano più di 10 milioni di euro (artt. 1 e 2).

È disciplinata la nullità delle clausole che prevedono un compenso per il professionista inferiore ai parametri, nonché di ulteriori specifiche clausole indicative di uno squilibrio nei rapporti tra professionista e impresa, rimettendo al giudice il compito di rideterminare il compenso iniquo (art. 3) ed eventualmente di condannare l'impresa al pagamento di un indennizzo in favore del professionista (art. 4).

Si prevede che gli ordini e i collegi professionali debbano adottare disposizioni deontologiche volte a sanzionare il professionista che violi le disposizioni sull'equo compenso (art. 5).

Si consente alle imprese committenti di adottare modelli standard d convenzione concordati con le rappresentanze professionali, presumendo che i compensi ivi individuati siano equi fino a prova contraria (art. 6).

È prevista la possibilità che il parere di congruità del compenso emesso dall'ordine o dal collegio professionale acquisti l'efficacia di titolo esecutivo (art. 7).

La proposta di legge inoltre disciplina la decorrenza dei termini di prescrizione delle azioni relative al diritto al compenso (art. 5) e alla responsabilità professionale (art. 8), e consente la tutela dei diritti individuali omogenei dei professionisti attraverso l'azione di classe, proposta dalle rappresentanze professionali (art. 9).

Si istituisce, presso il Ministero della giustizia, l'Osservatorio nazionale sull'equo compenso (art. 10).

La riforma non si applica alle convenzioni già in corso (art. 11). Infine, la proposta di legge abroga la disciplina vigente (art. 12) ed esclude che dalla riforma possano scaturire oneri per la finanza pubblica (art. 13).

“L’ok di oggi alla Camera alla proposta di legge Meloni-Morrone sull’equo compenso rappresenta un importante tassello nel percorso, che potrebbe portare in tempi brevi all’approvazione di un testo che si propone di ristabilire un equilibrio tra operatori economici e liberi professionisti, imponendo ai contraenti forti e alla Pubblica Amministrazione il riconoscimento di compensi professionali proporzionati alla quantità e alla qualità del lavoro svolto”. Così in una nota il Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga) Francesco Paolo Perchinunno plaude al consenso odierno espresso dall’aula di Montecitorio, che “porta ragionevolmente a sperare – sottolinea – che lo stesso esito possa essere raggiunto entro breve, anche al Senato. Come ribadito in più occasioni, la tutela delle funzioni dell’avvocato, il rispetto per la dignità ed il decoro della professione, sono al centro delle iniziative dell’Aiga”.

Già nel corso della passata legislatura, l’Aiga aveva promosso un’azione di sensibilizzazione e dialogo con tutte le forze politiche affinché il disegno di legge in materia di equo compenso venisse approvato.

“La riapertura dell’iter parlamentare è un segnale positivo che fa ben sperare affinché si possa giungere a dare pieno rispetto degli articoli 1 e 36 della Costituzione e tutelare, finalmente, la dignità del lavoro dei professionisti, in particolare dei più giovani, mettendoli al riparo da accordi svantaggiosi a cui ancora troppo spesso si trovano a dovere sottostare”, aggiungono Carlo Foglieni, Vice Presidente Aiga ed Anna Coppola, componente di Giunta.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore