«A settembre riapriremo il cantiere delle riforme. I primi provvedimenti riguarderanno il disegno di legge sull’anticorruzione e la riforma del processo civile. Sarà una riforma che punta a modificare le norme in vigore, con interventi mirati per realizzare un quadro normativo chiaro ed efficace. E per lavorare meglio sui temi della giustizia e per semplificare la vita dei cittadini e delle imprese abbiamo bisogno di una reale collaborazione con i liberi professionisti». E’ il messaggio lanciato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, al presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, nel corso di un incontro che si è svolto ieri presso la sede di via Arenula. Il ministro Bonafede ha sottolineato l’intenzione di voler «far funzionare meglio la macchina della giustizia, anche per agevolare il lavoro dei professionisti».
«Raccogliamo con grande soddisfazione l’invito rivoltoci dal ministro Bonafede a collaborare concretamente sulle tematiche più urgenti della giustizia, nella certezza di poter instaurare un rapporto costruttivo e, soprattutto, non occasionale nel rigoroso rispetto delle reciproche prerogative istituzionali» ha dichiarato il presidente Stella. «Il dialogo avviato con il Ministro apre un nuovo scenario per le professioni vigilate dal ministero della Giustizia e per le associazioni che le rappresentano: conciliare tempi della giustizia con la certezza del diritto e la tutela dei cittadini e delle imprese».
PROPOSTE IN TEMA DI SOCIETÀ TRA PROFESSIONISTI E EQUO COMPENSO. La delegazione di Confprofessioni, guidata dal presidente Stella e composta da Luigi Pansini, presidente dell’Associazione nazionale forense (Anf); Giovanni Liotta, presidente di Federnotai; Luigi Carunchio, commercialista e componente della Giunta esecutiva di Confprofessioni; Giuseppe Calafiori, presidente di Confprofessioni Lombardia, ha in particolare passato in rassegna con il ministro numerose proposte in tema di società tra professionisti, equo compenso, riforma del diritto fallimentare, ruolo e responsabilità dei revisori, esami di Stato e giovani avvocati, valorizzazione del ruolo del notaio in un'ottica di semplificazione della giustizia.
Al termine dell’incontro, il ministro Bonafede ha voluto conoscere più da vicino lo stato di avanzamento del “Progetto Carceri”, avviato due anni fa, sotto l’egida del ministero della Giustizia, da Confprofessioni, in collaborazione con Cisco System, Fondazione Vodafone e Cooperativa Universo.