“Il lavoro di chiunque va sempre comunque remunerato nel rispetto dell'art. 36 della Costituzione Italiana”. Lo ribadisce Inarsind che ha scritto ai ministri Di Maio, Bonafede, Toninelli e Bongiorno:
Pregiato Signor Ministro,
INARSIND, Associazione di intesa Sindacale degli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti Italiani, con la presente vuole portare alla Sua attenzione un problema che negli ultimi anni ha colpito la nostra categoria: l’affidamento di incarichi professionali a titolo gratuito.
Il caso eclatante del 2016 in cui il Comune di Catanzaro bandiva la gara per la redazione del Piano Strutturale Comunale a 1 euro (più spese) è stato oggetto di più sentenze che ne hanno decretato la legittimità (TAR Calabria 2435 del 13.12.2016, TAR Calabria 1507 del 02.08.2018) e l’illegittimità (Consiglio di Stato 4616 del 03.10.2017), di ampie proteste della categoria che hanno portato alla legge sull’equo compenso.
Dopo i recenti fatti di Genova abbiamo assistito al moltiplicarsi di richieste da parte delle amministrazioni comunali per la verifica di infrastrutture stradali a titolo gratuito (in allegato quelle di Avellino e Pompei).
Riteniamo che il lavoro di chiunque vada sempre e comunque remunerato, nel rispetto anzitutto dell’articolo 36 della nostra Costituzione, un concetto che non ci sembrava possibile fosse messo in discussione ma, alla luce dei recenti accadimenti, riteniamo necessario rimarcare l’obbligo di applicazione del D. Lgs. 50/2016 nell’affidamento degli incarichi per servizi di ingegneria ed architettura che evidentemente non consente affidamenti con base d’asta non determinati ai sensi del D.M 17.06.2016.
Il tema dell’equo compenso e della certezza dei pagamenti, visti anche i recenti sviluppi normativi con la L.R. 25/2018 della regione Calabria, e gli atti di indirizzo della Regione Toscana e della Giunta Regionale Siciliana in merito, richiedono senz’altro più ampia trattazione, in merito alla quale INARSIND si mette fin d’ora a disposizione, ma ci preme sottolineare la necessità di porre un primo, urgente freno a questa inaccettabile deriva, di totale disapplicazione della norma vigente, che vuole tramutare il lavoro di ingegneri ed architetti liberi professionisti in volontariato.
Ci preme altresì sottolineare che un lavoro svolto con l’idonea preparazione, professionalità, disponibilità di tempi e mezzi è prima di tutto garanzia di sicurezza per la collettività ed in tal senso la Pubblica Amministrazione dovrebbe essere la prima a preoccuparsi che le prestazioni possano essere rese in modo ottimale.
INARSIND chiede quindi con urgenza un incontro su questo tema ed un altrettanto urgente presa di posizione in merito.
In attesa di un cortese riscontro porgiamo i più
Distinti Ossequi
In allegato le richieste di personale tecnico dei comuni di Avellino e Pompei