Miglioramento del provvedimento dell’equo compenso, un serio intervento per il rilancio delle Società tra Professionisti, coinvolgimento degli Ordini e dei Collegi professionali nelle politiche attive sul lavoro, attivazione di attività sussidiarie dei professionisti per la P.A. Queste alcune delle proposte avanzate dagli organi di rappresentanza delle professioni ordinistiche italiane ProfessionItaliane, Adepp e Confprofessioni in occasione della riunione col Ministro Marina Calderone nell’ambito del Tavolo tecnico istituito presso il Ministero del Lavoro.
Sull’equo compenso le rappresentanze dei professionisti hanno giudicato positivamente la volontà politica di approvare in breve tempo il ddl trasmesso al Senato in seconda lettura. Tuttavia, ritengono che sia necessario approvare alcune modifiche a tutela reale delle esigenze dei liberi professionisti, a garanzia della qualità delle prestazioni e degli interessi dei cittadini, anche in una fase successiva. In primis l’estensione a tutti i committenti dell’obbligo del rispetto della legge sull’equo compenso. Inoltre, si richiede un intervento sul tema sanzionatorio, soprattutto a tutela del libero professionista nei confronti dei committenti forti.
Sulle STP si chiede di intraprendere iniziative concrete per favorire i processi aggregativi dei professionisti. Le attuali criticità alle aggregazioni, infatti, risiedono soprattutto nei limiti strutturali della disciplina legislativa che regola le Società tra Professionisti. Servono, in particolare, interventi sulla governance delle STP, con particolare riferimento alla soglia dei soci di capitale, sul piano fiscale rendendo eventualmente neutri i passaggi dagli studi professionali alle STP, nell'ambito dell'autonomia regolamentare delle Casse previdenziali in tema di contributi. In tema di politiche attive sul lavoro si richiede una maggiore sinergia tra Ordini e Collegi, associazioni del settore libero-professionale e agenzie delle politiche attive sulla base di un modello di partenariato. Inoltre, si chiede la piena parificazione tra professionisti e imprese, in relazione alla parità di trattamento relativa a determinate misure ed incentivi, attualmente destinati alle sole imprese e dai quali i professionisti sono esclusi. Per quanto riguarda i rapporti con la P.A., le rappresentanze hanno sottolineato la necessità che i professionisti, sulla scorta della loro presenza nel sistema di impresa e nel mercato, diventino un interlocutore privilegiato di Governo e Regioni nel lavoro di semplificazione delle norme e procedure che gravano sull'attività professionali e delle imprese. Inoltre hanno chiesto l'applicazione concreta del principio di sussidiarietà sulla base di una serie di proposte operative che saranno inviate a breve. Infine, hanno chiesto tutele per i consiglieri dirigenti di Ordini e Collegi, quali ad esempio permessi non retribuiti che gli consentano di svolgere i propri compiti ordinistici.
Per quanto concerne le Casse di previdenza dei professionisti si ribadisce l’esigenza di garantire autonomia agli enti, di potenziare la loro possibilità di offrire welfare anche grazie a interventi sulla fiscalità che attualmente li penalizza, di semplificare i meccanismi di vigilanza e controllo e di rivalutare e aggiornare le regole sulla sostenibilità previdenziale.
Al termine dei lavori Professionitaliane, Adepp e Confprofessioni hanno ringraziato il Ministro Calderone per la disponibilità e hanno espresso ottimismo per i frutti che potrà dare il lavoro svolto nell’ambito del Tavolo.