Sono state attivate nuove risorse di Cassa depositi e prestiti (CDP) per oltre 138 milioni di euro a supporto di privati e imprese colpiti da eventi eccezionali. Le risorse - i cui oneri di ammortamento sono a carico dello Stato - verranno rese disponibili a partire dal mese di febbraio 2019 attraverso il “Plafond Eventi Calamitosi”, per eventi verificatisi in 15 Regioni italiane fino a dicembre 2017.
Le nuove misure adottate rappresentano un segnale di vicinanza e attenzione ai territori e ci consentono di offrire a famiglie, imprese ed Enti locali un sostegno concreto” – ha dichiarato Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti – “Oltre all’aiuto finanziario per la ricostruzione, con il nuovo Piano Industriale intendiamo supportare la realizzazione degli investimenti finalizzati alla prevenzione del rischio idrogeologico, per ridurre l’impatto socio-economico delle calamità naturali, a beneficio della sicurezza per le comunità locali.
In particolare, CDP fornirà sostegno a famiglie e imprese di:
- Abruzzo, con circa 35 milioni di euro, per far fronte ai danni occorsi per le eccezionali nevicate del gennaio 2017;
- Piemonte, con circa 32 milioni di euro, per far fronte ai danni occorsi a causa degli eventi alluvionali che avevano colpito in particolare le Province di Cuneo, Torino, Alessandria e Asti.
Considerando questo nuovo insieme di interventi negli ultimi due anni CDP ha attivato 118 plafond a supporto di eventi calamitosi, per un importo complessivo di oltre 350 milioni di euro, confermando il proprio supporto concreto al territorio, come previsto anche dal Piano Industriale 2019-2021. A partire dal 2009, CDP ha adottato numerose misure in favore delle comunità colpite da eventi calamitosi, mettendo a disposizione risorse per oltre 20 miliardi di euro.
Il Plafond Eventi Calamitosi è stato attivato nel novembre del 2016, con una dotazione nominale di 1,5 miliardi di euro, e si basa sul meccanismo del credito di imposta già applicato con efficacia ai finanziamenti per Ricostruzione Abruzzo, Sisma 2012 e Sisma Centro Italia.
L’approccio sviluppato permette di conseguire un duplice vantaggio: da un lato, rende immediatamente disponibili le risorse per il territorio, attraverso il sistema bancario; dall’altro, permette di diluire nel tempo i costi connessi alla ricostruzione lungo tutto il periodo di ammortamento del finanziamento messo a disposizione da CDP. I soggetti beneficiari possono rivolgersi ad una delle 36 banche convenzionate con CDP per la richiesta di erogazione del finanziamento agevolato.
Oltre agli 1,5 miliardi di euro messi a disposizione nell’ambito del “Plafond Eventi Calamitosi”, CDP ha stanziato 2 miliardi di euro per ricostruire le abitazioni danneggiate o distrutte dal sisma in Abruzzo nel 2009, 12 miliardi di euro per la ricostruzione e la ripresa delle attività economiche in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto a seguito del sisma del 2012, 4,5 miliardi di euro per la ricostruzione e la ripresa delle attività economiche nei territori del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici dall’agosto 2016. Da ultimo, CDP ha sviluppato una serie di interventi emergenziali e di sviluppo a supporto del territorio ligure, in seguito al crollo del viadotto Polcevera a Genova.
Grazie a questi interventi CDP ha sostenuto l’attività di ricostruzione per circa 12 mila imprese e 45 mila famiglie.
RINVIO DEL PAGAMENTO DEI PRESTITI A FAVORE DEGLI ENTI LOCALI. Via libera, inoltre, al rinvio del pagamento delle rate di ammortamento dei prestiti contratti con Cassa depositi e prestiti (CDP) dagli Enti Locali dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2012 (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) e del 2017 (Ischia).
L’operazione, già attivata da CDP in relazione a rate scadute nei precedenti anni, consente agli Enti interessati di rinviare, senza oneri aggiuntivi, il pagamento di rate dei prestiti concessi da CDP, per un ammontare complessivo di circa 26 milioni di euro.
L’intervento prevede, in relazione al sisma 2012, che le rate in scadenza nel 2019 siano pagate, a partire dal 2020, in 10 anni, mentre, per i comuni colpiti dal sisma di Ischia che quelle in scadenza nel 2020 siano esigibili l’anno successivo il termine di ammortamento originario dei prestiti.
Le modalità del rinvio saranno comunicate direttamente ai singoli Enti interessati.