Per la giuria il Padiglione - dell’artista Wolfgan Buttress e dei progettisti BDP, costruito da Stage One - ha saputo sapientemente rispondere alle attese di un’architettura comunicativa, leggera, innovativa, senza tralasciare i dettagli costruttivi e l’interdisciplinarietà delle professioni e delle competenze coinvolte. “È, infatti, tra quelli che meglio ha interpretato il tema, attraendo visitatori di giorno e di notte anche grazie ad un interessante gioco di luci che riproduce un alveare monitorato costantemente dalla Nottingham Trent University. Il grande alveare è come una grande scultura progettata per essere facilmente montabile e smontabile e per poterla poi trasferire altrove una volta finita Expo.”
MENZIONI. La Giuria ha inoltre attribuito le menzioni d'onore ai Padiglioni di Brasile, Cile e Marocco, che, con declinazioni e esiti diversi, hanno evidenziato un approccio esemplare al tema, ponendo la qualità architettonica e la chiarezza costruttiva quali elementi fondanti. Questi tre Padiglioni, unitamente a quello vincitore, rappresentano i più felici esempi delle architetture temporanee presenti nel sito di MILANO EXPO 2015.
Fuori concorso la giuria ha deciso di segnalare i Cluster, quale espressione di Expo Milano 2015 urbanisticamente, espressivamente e tecnologicamente. I Cluster hanno dato unità ai Paesi più piccoli e meno abbienti, che magari non avrebbero potuto permettersi di essere presenti all’Esposizione Universale.
Rimane aperta la votazione del pubblico alla piattaforma web www.premioarchitettureexpomilano2015.com
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