Dopo la lettera di costituzione in mora inviata all'Italia (e alla Romania) per non aver notificato le misure sanzionatorie in caso di violazioni delle norme dell'UE sui gas fluorurati ad effetto serra, come sancito dal Regolamento (UE) n. 517/2014, arriva il primo passo in avanti.
Come già annunciato gli scorsi giorni dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il Consiglio dei ministri, riunitosi mercoledì scorso, ha infatti approvato in esame preliminare nuove sanzioni in caso di violazione del Regolamento F-Gas. Sanzioni che avrebbero dovuto entrare in vigore entro il 1° gennaio 2017.
La notizia arriva dal comunicato stampa ufficiale pubblicato, che riporta: “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei Lorenzo Fontana e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce una nuova disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al Regolamento (UE) n. 517/2014 sui gas fluorurati a effetto serra che abroga il Regolamento (CE) n. 842/2006. Il testo, che va a complemento del decreto del Presidente della Repubblica 16 novembre 2018, n. 146, di attuazione del citato Regolamento, prevede, tra l’altro, sanzioni amministrative pecuniarie per la violazione degli obblighi in materia di prevenzione delle emissioni e di sistemi di rilevamento delle perdite, nonché, in alcuni casi, pene detentive per la violazione degli obblighi ivi previsti“.
Se tutto andrà come previsto, l'Italia potrà scongiurare l'invio da parte della Commissione di un parere motivato, secondo step della procedura di infrazione.