Gli organismi del settore di raffreddamento hanno chiesto alla Comunità Europea di esentare il refrigerante esportato in attrezzature pre-caricate dalle quote di gas fluorurati, ritenendola una misura danneggiante per i produttori europei.
In una lettera scritta da alcuni gruppi industriali, fra cui AREA, FETA, ASERCOM, viene messo in guardia sul fatto che la decisione della Commissione di includere le attrezzature per l'esportazione nel contingente riduce indebitamente la competitività dei produttori di apparecchiature con sede nell'UE.
Un limite all'innovazione tecnologica
I firmatari sostengono che escludere tali esportazioni contribuirebbe a livellare il campo d'azione nel mercato globale per le tecnologie di raffreddamento più innovative ed efficienti dal punto di vista energetico.
Un'indagine condotta dall'ente di raffreddamento Epee e dai partner stima che le apparecchiature precaricate destinate all'esportazione rappresentino circa l'1% della quota F-Gas del 2018 per il 2018. Pertanto, sottolineano i firmatari, l'eliminazione non comporterebbe una sostanziale diminuzione dei gas, mentre le conseguenze economiche di questo divieto sarebbero pesanti per i produttori.
I firmatari sostengono che i recenti sviluppi nel mercato degli HFC che hanno visto un aumento dei prezzi e una scarsa disponibilità di refrigerante comunemente usato sono un motivo chiave per modificare l'attuale politica sulle attrezzature esportate.
Un danno alla competitività
"Dal punto di vista della competitività- si legge nella lettera- l'adeguata applicazione del sistema delle quote alle esportazioni di attrezzature pre-caricate contribuisce a livellare parzialmente il campo di gioco tra le aziende produttrici all'interno e all'esterno dell'UE. Le aziende che producono nell'UE devono far fronte all'utilizzo di nuovi refrigeranti e componenti, mentre i loro concorrenti al di fuori dell'UE non sono tenuti a farli."
Tutti i firmatari hanno ribadito il loro costante sostegno alla strategia di riduzione graduale dell'HFC che, a loro avviso, era stata sostenuta da ciascuna organizzazione sin dal suo inizio.
Non serve una modifica legislativa
Gli organi affermano che l'UE potrebbe togliere la quota all'esportazione senza dover apportare modifiche legislative.