E' l'ennesimo tassello di una serie di interventi riqualificativi che, da qualche anno a questa parte, stanno trasformando il quartiere Isola di Milano. Uno degli edifici simbolo, rimasto incompiuto e abbandonato per anni, sarà interessato da un importante intervento di riqualificazione per farne una struttura sostenibile e ad alta efficienza energetica, che ospiterà la nuova sede nuova sede operativa di UnipolSaiAssicurazioni, in Via De Castillia 23.
Il progetto, curato dalla società Progetto CMR, è stato presentato in questi giorni in occasione della mostra "Milano. Le origini del Futuro", un evento organizzato da URBAN UP – Group UNIPOL presso lo spazio Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II, all'interno del quale è stato esposto il plastico del nuovo edificio, unito a un sistema di realtà aumentata che ha consentito ai visitatori di fare un tour virtuale e di interagire con il progetto stesso.
Progettazione in BIM
Il complesso, interamente progettato in BIM, sarà costituito da due corpi di fabbrica rispettivamente di 53 e di 15 metri di altezza. Una scelta progettuale ha riguardato la riconversione dei primi due piani, precedentemente destinati ai parcheggi, ad uso ufficio, attraverso la demolizione della rampa d’accesso attualmente esistente. Un intervento che consentirà non solo di aumentare la superficie utilizzabile ma anche di rendere pienamente fruibili gli ampi spazi al pian terreno, accessibili anche dall'esterno.
Facciata dinamica in vetro
Cuore del progetto è lo sviluppo di una facciata dinamica in vetro, che creerà dei giochi di luce grazie al rapporto fra il 'vuoto' dei pannelli vetrati e il 'pieno' dei rivestimenti delle connessioni verticali. Le lastre di vetro verranno progettate con inclinazioni differenti, in modo di sfruttare al meglio l'ingresso di luce naturale negli ambienti interni nelle varie ore della giornata.
Rivestimento anti-smog
La vera innovazione sta in un particolare rivestimento, con cui verranno trattate parte delle superfici esterne, in biossido di titanio, dotato di caratteristiche anti-smog.
Attivando un processo fotocatalitico, il materiale riesce infatti a disgregare gli agenti inquinanti, riducendo, stando alle stime, di almeno 36 kg/anno le emissioni di ossido di azoto. Un intervento che, combinato alle aree verdi previste dal progetto, dovrebbe ridurre di almeno il 50% l'inquinamento atmosferico.
Fotovoltaico integrato in facciata e pompa di calore geotermica
Altra caratteristica delle superfici esterne è la presenza di un film in silicio ad alte prestazioni che dovrebbe essere inserito nelle lastre maggiormente esposte ai raggi solari e che dovrebbe contribuire alla produzione energetica rinnovabile, stimata in circa 40.000 kWhel/anno.
Oltre al solare, verrà sfruttata l'energia geotermica grazie all'installazione di un sistema in pompa pompa di calore ad acqua di falda, che verrà utilizzato per soddisfare i fabbisogni legati sia al riscaldamento sia al raffrescamento degli ambienti.
Illuminazione naturale
Diversi anche gli interventi per migliorare i livelli di illuminazione naturale, che dovrebbero portare a un aumento del 30% della luce diffusa e del 36% della luce globale (diretta+diffusa) rispetto a un edificio standard.
2mila mq di verde
Il resto lo farà il verde. I 2mila mq di aree verdi che, stando al progetto, circonderanno l'intero complesso, contribuiranno alla purificazione dell'aria, assorbendo, secondo i dati di una ricerca condotta dal team di Ricerca & Sviluppo di Progetto CMR, circa 12 tonnellate di Co2 all'anno e rilasciando 9 tonnellate di ossigeno.