Dalla più recente fotografia realizzata da Cribis sulle aziende in Italia emerge un forte calo dei fallimenti: le imprese che hanno portato i libri in Tribunale lo scorso anno sono state infatti 13.467, il 7.7% in meno rispetto al 2015. Si consolida quindi l'inversione di tendenza positiva, dopo gli ultimi anni caratterizzati da un costante aumento dei fallimenti che aveva toccato il suo picco nel 2014.
Lo scorso anno sono fallite in media 53 imprese al giorno ma nonostante il progressivo ripiegamento del fenomeno rimane un ampio gap negativo rispetto al 2009: la percentuale dei fallimenti segna un aumento del 43.5% se confrontiamo i dati odierni con quelli di 8 anni fa.
Considerando la distribuzione dei fallimenti a livello territoriale emerge la stretta correlazione con la densità di imprese attive nelle diverse aree del Paese: la Lombardia si conferma la regione d'Italia in cui si registra il maggior numero di fallimenti con 2.839 casi ne 2016 mentre la seconda regione più colpita è il Lazio, con 1.637 imprese fallite. In terza posizione troviamo le aziende del Veneto (1.168 casi), a seguire Campania (1.143) Toscana (1.052) ed Emilia Romagna (982).
Entrando nel dettaglio dei settori emerge che il settore che nel corso del 2016 ha fatto registrare il maggior numero di casi è stato quello del commercio (con 4.064 casi). Seguono il comparto dell’edilizia (2.764), l’industria (2.649) e i servizi (1.995).