Il Consiglio regionale della Puglia ha abrogato all’unanimità la legge regionale n. 27 del 20 maggio 2014, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni - Istituzione del fascicolo del fabbricato”.
Questa legge della Regione Puglia, che istituiva il libretto casa, era stata impugnata il 10 luglio 2014 dal Consiglio dei ministri dinanzi alla Corte Costituzionale, per una serie di norme che “eccedono la competenza legislativa regionale e pongono obblighi irragionevoli a carico dei privati”, in contrasto con gli articoli 3, 117, secondo comma, lett. l) e 117, terzo comma, della Costituzione.
CONFEDILIZIA SODDISFATTA PER L'ABROGAZIONE. La Confedilizia, che aveva a suo tempo rappresentato al ministro per gli affari regionali i vizi di legittimità della normativa, che hanno poi dato vita all’impugnativa, “apprende con soddisfazione la notizia e confida che la legge soppressa non si ripresenterà sotto altre vesti in futuro. Come più volte evidenziato, il libretto casa – che già due volte la Corte costituzionale ha bocciato, così come hanno fatto il Consiglio di Stato e diversi Tar – è un lusso che il nostro Paese, e la proprietà edilizia in particolare, non si possono al giorno d’oggi assolutamente concedere. I problemi – osserva Confedilizia – sono ben altri da quelli di far confezionare dai professionisti, a suon di onorari, fascicoli ripieni di documentazione già in possesso della Pubblica Amministrazione”.
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