Da ieri 27 aprile possono riprendere l'attività tutte le imprese di costruzione impegnate nei cantieri di opere pubbliche considerate strategiche per il Paese, relative a dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia residenziale pubblica e penitenziaria.
Lo possono fare se sono in condizione di rispettare il Protocollo sulla sicurezza nei cantieri firmato dal MIT con le parti sociali il 24 aprile, inviando una comunicazione ai Prefetti.
Lo precisa una nota firmata dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, insieme al Ministro della Sanità Roberto Speranza e a quello dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, inviata alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nella quale vengono indicate le attività per l’economia nazionale da autorizzare fin da subito, rispettando a pieno le misure anti-coronavirus previste nei protocolli di sicurezza.
Nella nota si esplicita la strategicità per il Paese dei cantieri pubblici che realizzano opere contro il dissesto idrogeologico, di edilizia residenziale pubblica, di edilizia scolastica e di edilizia penitenziaria.
Tutto il personale impiegato nelle attività che vengono autorizzate, sia i lavoratori che i fornitori, non verrà sottoposto naturalmente a limitazioni della mobilità per raggiungere il posto di lavoro.
Ricordiamo che il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del COVID-19 nei cantieri, firmato il 24 aprile, è contenuto nell'allegato 7 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 26 aprile 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.108 del 27 aprile 2020 (LEGGI TUTTO).