Aziende

Fassa Bortolo, 42 mln di euro per il rilancio di Vilca bloccati da una firma

Fermo da un anno l'investimento nella veronese Vilca

martedì 31 luglio 2018 - Redazione Build News

Occupazione e investimenti a rischio per un semplice cavillo burocratico. È infatti la burocrazia la minaccia maggiore per una impresa storica del veronese, la Vilca di Dolcè, "acquisita" nel 2017 dalla Fassa Bortolo per 24 milioni di euro a seguito di un concordato preventivo con continuità aziendale.

Mancano i permessi del Comune di Dolce’, in un primo momento favorevole,  per l’ampliamento del nuovo sito produttivo. Un rimpallo tra sindaco e segretario comunale ed ufficio tecnico,  per apporre una semplice firma a cui basterebbe un notaio,  rischia di far saltare un piano di investimenti di 42 milioni di euro. Questa la cifra che Fassa Bortolo è pronta a mettere sul campo e che incredibilmente è bloccata per una mancata decisione.
 
La Vilca azienda del comparto della produzione di calce che attualmente impiega circa cinquanta addetti nel 2017 non versava in acque Sicure. Grazie a Fassa Bortolo non solo è stata salvata da una crisi che sembrava irreversibile ma ha messo a punto un piano di rilancio per potenziare le linee produttive, cambiare il combustibile delle fornaci per ridurre l’impatto ambientale, ampliamento dello stabilimento per lo stoccaggio e rendere più efficiente la cava. Il piano di Fassa Bortolo del valore di 42milioni di euro comprende anche opere per mitigare l’impatto morfologico – paesaggistico della cava sull’ambiente circostante.

E’ una situazione paradossale che mi lascia tanta amarezza perché in questo Paese sempre di più, per noi imprenditori è difficile investire – commenta Paolo Fassa presidente del gruppo di Spresiano – Sono esasperato da questa burocrazia che non aiuta le imprese ma addirittura le mortifica. Come Gruppo siamo pronti a investire decine  di milioni di euro, siamo pronti a migliorare la situazione ambientale e occupazionale. Se si continua così sarò costretto a ripensare alle strategie aziendali e indirizzare i progetti di sviluppo verso l’estero. Un pensiero comune a tanti colleghi che rischiano i propri soldi e si vedono negare le autorizzazioni solo perché un’amministrazione comunale non vuole decidere. Una sciagura per l’Italia e per i giovani che sempre di più abbandoneranno questo Paese per andare a lavorare altrove.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Ultime notizie
Al via la XIV Edizione del Premio Internazionale Architettura Sostenibile Fassa Bortolo – opere realizzate

L’iscrizione al Premio è aperta ad opere di nuova realizzazione, ristrutturazioni, ampliamenti...

Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Dello stesso autore