Il fattore umano influenza in modo significativo la reale prestazione energetica dell’edificio lungo tutto il suo ciclo di vita. La considerazione delle variabili comportamentali nel progetto e nella manutenzione sta dunque cominciando a diventare un tema chiave per chi si occupa di energia e di comfort.
Per questo è oramai necessario che la ricerca, in questo ambito, si orienti a comprendere come la dimensione umana si relazioni e si integri con la prestazione energetica dell’edificio: come i dati sulla comportamento degli occupanti possano essere raccolti e opportunamente elaborati; come le spinte motivazionali debbano essere registrate e comprese; come debbano essere adeguatamente identificati non solo gli indici che descrivono le preferenze degli utenti in rapporto alle condizioni di comfort, ma anche le ricadute che queste condizioni hanno, in termini di impatto, sulla salute e sulla produttività degli occupanti; come debbano essere sviluppati nuovi approcci modellistici e nuovi strumenti, e come vadano delineate strategie complessive di progettazione e manutenzione centrate sugli occupanti, e sugli utenti in generale.
Sono queste le tematiche al centro del 51° Convegno Internazionale AiCARR, che ha aperto i battenti ieri, 20 febbraio e durerà fino a venerdì 22 febbraio, con un calendario ricco di interventi.
"E' necessario cambiare la prospettiva del consumo di energia negli edifici – ha illustrato in proposito la Presidente AiCARR Francesca Romana d’Ambrosio in una nota inviata alla stampa - per ridurre il divario tra le prestazioni energetiche calcolate a progetto e quelle reali. Chi occupa l'edificio deve essere considerato un soggetto attivo, che ha un background socio-politico ed economico, e non un semplice consumatore. La consapevolezza dei consumatori deve essere incentivata e bisogna spingere chi autoproduce a diventare prosumer”.
Il caso di Savona, prima città europea certificata Leed
La giornata ieri è stata inaugurata, dopo i saluti istituzionali, dal keynote speech "Sustainability: opportunities for the development of an inclusive and resilient city" di Ilaria Caprioglio, Sindaco di Savona, prima città certificata LEED in Europa.
Savona ha ottenuto il livello Gold del programma LEED for Cities di USGBC, un sistema di certificazione che si occupa della pianificazione, della crescita e degli interventi di sviluppo delle città, con l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini di tutto il mondo. Il programma combina la sostenibilità ambientale e gli aspetti di benessere sociale con le analisi a livello comunale, facendo riferimento al protocollo LEED, il sistema di certificazione più diffuso al mondo per i green building.
A contribuire al raggiungimento del prestigioso traguardo c’è la politica energetica di Savona che ha preso spunto dal modello virtuoso dell’Università di Genova, Campus universitario di Savona che, che grazie allo sviluppo della Smart Polygeneration Microgrid (SPM) combinato con lo Smart Energy Building, è riuscita a creare un sistema in grado di bilanciare la generazioni e i carichi di energia ottenendo evidenti risparmi sia in termini economici che di riduzione dell’impatto ambientale dal punto di vista delle emissioni di CO2.
Si tratta di strumenti molto importanti a disposizione degli amministratori della città, che ne guidano la trasformazione verso un centro urbano a basso impatto ambientale.
Relativamente al benessere sociale, la città ha dimostrato di garantire sicurezza e salute ai suoi cittadini, grazie ai parametri di alta qualità dell’aria, che dimostrano l’assenza di condizioni di rischio per i gruppi più vulnerabili della popolazione, attuando azioni per mitigare gli inquinamenti urbani. Inoltre, la polizia locale ha evidenziato che il livello di criminalità in città è vicino allo zero, aspetto che rende Savona una città sicura e vivibile, senza particolari emergenze sociali.
Il ruolo dell’Ergonomia e Fattori Umani nella sostenibilità energetica degli edifici
A seguire, l'intervento "The role of human factors and ergonomic for building energy sustainability" della prof.ssa Erminia Attaianese del Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II, incentrato sul ruolo degli occupanti nell’ambito del consumo energetico degli edifici.
La dimensione complessa dell’utilizzo dell’energia degli edifici richiede un approccio socio-tecnico dinamico, basato su un modello incentrato su un sistema-di-sistemi, in cui i componenti si influenzano vicendevolmente. Le persone sono al centro di questa interazione multipla, poiché i comportamenti energetici sono gli effetti visibili di una combinazione di fattori personali e contestuali. Vanno quindi definite strategie efficaci per migliorare il comportamento energetico, che devono essere concepite come pratiche socio-tecniche i cui obiettivi riguardano non solo la micro-scala, ma anche la media e larga scala, poiché gli abitanti agiscono in un ambiente umano relazionale.
L’Ergonomia/Fattori umani indica il percorso per un approccio socio-tecnico alla sostenibilità energetica degli edifici, contribuendo a raggiungere una serie di obiettivi di sostenibilità interconnessi tra loro e legati ai comportamenti umani. Infatti, i metodi ergonomici prevedono un approccio alla progettazione centrato sull’utente, che nel caso dell’usabilità dei sistemi energetici, costituiscono ancora oggetto di ricerca. Ad esempio, sebbene siano state proposte metriche di usabilità per i produttori di termostati, manca ancora un approfondimento legato alle esperienze d’uso di utenti appartenenti a categorie diverse, ad esempio per età, genere, etnia e cultura.
Infine, la gamification, sebbene non possa essere inclusa tra i metodi dell’ergonomia, mostra interessanti potenzialità per la progettazione di sistemi persuasivi con obiettivi di sostenibilità, soprattutto per le nuove generazioni.