Il Dipartimento delle Finanze del MEF ha pubblicato il report sui dati della fatturazione elettronica gennaio - giugno 2022, che fornisce un quadro sintetico, aggiornato e sistematico della dinamica settoriale e regionale dei flussi informativi estratti dalla banca dati della fatturazione elettronica, messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.
L'imponibile Iva è in crescita di oltre il 41%, un aumento dovuto in larga parte alle persone non fisiche (42,6%) rispetto a quelle fisiche che hanno registrato un +18,2 per cento.
Guardando il mese di giugno l’aumento dell’imponibile Iva è pari al 42,8% rispetto a giugno 2021, l’aumento per le persone non fisiche è stato pari al 44,6% mentre quello relativo alle persone fisiche è stato pari all’11,8 per cento.
Come di consueto, dal punto di vista delle Regioni il peso maggiore è da attribuire alla Lombardia con il 30,4%; la regione ha avuto un aumento di imponibile del 38,6% e ha inciso per il 12% sul totale (41,3%). Al secondo posto c’è il Lazio, con un peso del 17,4% una crescita pari all’84,2% e un’incidenza delll’11,2% rispetto al totale. Infine l’Emilia Romagna con un peso 10% un incremento dell’imponibile del 37,9% e un’incidenza del 3,9% sul totale.
Per quanto riguarda il settore al primo posto c’è il manifatturiero con il 32,9% con un aumento dell’imponibile del 51,7% che ha inciso del +15,9% sul totale (+41,3%). Segue il commercio all’ingrosso e al dettaglio (22,4%) con una crescita dell’imponibile pari al 18,5% e un’incidenza del 4,9% sul totale. Da segnalare anche la fornitura elettrica e di gas con un peso del 10,9%, una crescita dell’imponibile pari a 163,4% e un’incidenza del 9,5 per cento.
IN ALLEGATO il report.