Al 30 aprile 2015 risulta pari a 5,765 miliardi di euro il costo indicativo annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici.
Lo ha comunicato il Gse in base al Contatore aggiornato al 30 aprile, che dà conto degli oneri di incentivazione imputabili agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi, con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d'asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell'entrata in esercizio.
IMMINENTE IL RAGGIUNGIMENTO DEL TETTO DI 5,8 MILIARDI. È sempre più vicino, dunque, il raggiungimento del tetto dei 5,8 miliardi di euro annui previsto dall’art. 3 del D.M. 6 luglio 2012. Il ministero dello Sviluppo economico ha predisposto uno schema di decreto che individua modalità selettive di allocazione delle risorse che si rendono via via disponibili, in modo da dare continuità di sostegno alle Fer elettriche non Fv fino alla fine del 2016. Per il periodo dal 2017 al 2020 saranno introdotte nuove regole (LEGGI TUTTO).