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Fer, in Italia quasi 100 mila imprese della filiera

Confartigianato: le imprese della filiera delle FER appartengono per l'87,4% all’installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (87.045 imprese)

martedì 7 giugno 2016 - Redazione Build News

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Le imprese che operano in settori interessati dalla filiera delle fonti energetiche rinnovabili (FER) nel primo trimestre del 2016 sono 99.610 con 329.341 addetti e forniscono un apporto chiave nella installazione e gestione di 656.213 impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili presenti a fine 2014, di cui 648.418 (98,8%) da solare.

Dall'analisi dell’Ufficio Studi Confartigianato emerge che le imprese della filiera delle FER appartengono principalmente (87,4%) all’Installazione, manutenzione e riparazione di impianti elettrici in edifici o in altre opere di costruzione (87.045 imprese) ed un decimo (9,0%) produce energia elettrica (8.992 imprese); un ulteriore 2,3% opera nella Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici (2.267 imprese), l’1,1% nel Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse (1.141 imprese) ed il restante 0,2% opera nella Fabbricazione di turbine e turboalternatori (incluse parti e accessori) (165 imprese).

NEI PRIMI QUATTRO MESI DEL 2016 -13,7% PRODUZIONE FOTOVOLTAICO, IL PRIMO CALO DAL 2009. Dopo i buoni risultati nella produzione di energia fotovoltaica certificati dalle agenzie statistiche internazionali, il 2016 inizia con una flessione nella produzione di energia dal sole, mai registrata prima.

Nella comparazione internazionale proposta dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), organizzazione intergovernativa dell’Ocse, l’Italia è prima al mondo per l’utilizzo del fotovoltaico, con una produzione pari all’8% dei consumi e davanti a Grecia (7,4%) e Germania (7,1%) mentre una recente analisi di Eurostat compara la quota di energia da fonti rinnovabili e certifica che l’Italia ha superato il target 2020 del 17% arrivando al 17,1% e consolidando un divario positivo con la media Ue a 28 (16,0%).

L’analisi dei dati di Terna del bilancio dell’energia elettrica di aprile 2016 consente di esaminare il trend della produzione elettrica nei primi quattro mesi dell’anno, in discesa dell’1,1% a fronte di una riduzione dell’1,7% della richiesta di energia elettrica. In calo del 6,5% la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER) determinata da una diminuzione del 12,3% della produzione da idrico – amplificata dalle condizioni di siccità – e da una flessione del 13,7% della produzione da fotovoltaico mentre è in controtendenza la produzione da eolico, in salita del 10,3%. L’analisi della serie storica delle variazioni tendenziali nel periodo gennaio-aprile evidenzia nel 2016 la prima flessione di produzione da fotovoltaico – cresciuta nel triennio 2013-2015 al ritmo medio del 13,4% – mentre si riconfermano gli aumenti della produzione termica e da eolico registrati nello stesso periodo dello scorso anno; anche il totale della produzione FER al netto dell’idrico segna la prima flessione (-1,5%) degli ultimi sette anni.

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