A distanza di quasi 150 anni dal primo utilizzo dell'acciaio come materiale per realizzare strutture portanti negli edifici, diventato poi l'elemento alla base di qualsiasi costruzione, ora potremmo essere davanti a una svolta.
Come vale per qualsiasi evoluzione, ci vorrà del tempo prima di un cambiamento definitivo. Ma i ricercatori dell'Autodesk BUILD (Building, Innovation, Learning, and Design) Space di Boston sono convinti che un'alternativa all'acciaio esista e si chiami fibra di carbonio.
Fibra di carbonio, più leggera e più resistente dell'acciaio
Considerato uno dei materiali più promettenti per il settore delle costruzioni, la fibra di carbonio è un polimero composto da lunghi e sottili fili di atomi di carbonio legati insieme in una formazione cristallina. La caratteristica più interessante del prodotto è che è molto più leggero dell'acciaio, basti pensare che un filo è più sottile di un capello umano, ma almeno cinque volte più resistente.
Prefabbricazione e riduzione dei costi
La fibra di carbonio e altri materiali compositi hanno delle performance molto interessanti perché sono caratterizzati da un peso specifico bassissimo ma riescono a sopportare dei carichi enormi. "Le potenzialità del materiale- secondo Simon Kim, architetto dello studio Ibañez Kim e collaboratore del laboratorio Autodesk- risiede nella velocità e semplicità con cui può essere lavorato, il che lo rende ideale per la prefabbricazione."
Solo per fare un esempio, un'intelaiatura in fibre di carbonio per una casa dalle dimensioni ridotte può essere realizzata in poche settimane, rispetto ai diversi mesi necessari in caso di strutture tradizionali.
L'uso di quantitativi inferiori di materiali, una maggiore semplicità nel trasporto e un generale snellimento dei lavori in cantiere si traducono infine in costi costruttivi decisamente ridotti.
Tecniche costruttive innovative grazie ai robot ' a cavo'
Così come è avvenuto ai tempi per l'acciaio, anche il potenziale dei materiali in fibra di carbonio dipenderà dallo sviluppo di tecniche costruttive all'avanguardia e adatte alla nuova tecnologia. E' su questo fronte che i ricercatori sono impegnati da qualche anno.
La tecnica più promettente sembra essere quella che prevede l'utilizzo dei cosiddetti cable robot, ovvero macchine robotiche 'a cavo', dotate di un dispositivo di sollevamento centrale sospeso da cavi e argani e che riescono facilmente a muoversi in tre dimensioni.