Illuminare spazi privi di finestre, dotandoli anche di vista del cielo. In modo artificiale, ovviamente. La nuova tecnologia, CoeLux, lanciata dall'omonima start-up fondata dal professor Paolo Di Trapani dell'Università dell'Insubria con sede a Lomazzo all'interno del Parco Scientifico Tecnologico ComoNex- è una finestra, 'tradizionale' nell'aspetto, ma basata su nanotecnologie.
Led, sistemi ottici e nanostrutture
Il sistema, già vincitore del premio 2014 Lux Awards, è un mix di tre elementi: un sistema led che riproduce le caratteristiche spettrali della luce solare; sistemi ottici che impartiscono la direzionalità dovuta alla distanza tra cielo e sole, e materiali nanostrutturati.
Varie intensità luminose
Il risultato è una struttura, disponibile sia per installazione a parete che a soffitto, che colora l'ambiente e lo illumina a varie intensità. E' infatti possibile scegliere il grado di illuminazione: dal sole tropicale a quello dei paesi del nord. Tre le versioni proposte al momento: CoeLux 30, che ha un fascio di luce inclinato di 30°rispetto all’orizzonte ed è dotata di finestra a parete che diffonde una tonalità di luce tipica dei Paesi nordici; CoeLux 45 fornisce una luce più intensa, simile a quella dei Paesi mediterranei, con un fascio a 45 gradi; CoeLux 60 genera invece una luce più bianca e fredda con un forte contrasto luce-ombra.
Più che per il residenziale, il sistema molto probabilmente troverà applicazione per grandi strutture come alberghi, centri commerciali, palestre, aeroporti, musei e centri benessere.