Le finestre del futuro saranno sempre più smart, ovvero saranno in grado di auto-regolarsi favorendo o meno l'ingresso di luce e calore all'interno. Nel corso degli anni sono state sviluppate diverse tecnologie, l'ultima arriva da un team dell'università di Princeton che ha messo a punto un sistema che si autoalimenta grazie a una cella solare trasparente che raccoglie l'energia UV dalla luce solare.
Il sole fornisce un mix di diverse lunghezze d'onda: c'è la luce visibile che ci permette di vedere, i raggi infrarossi che riscaldano il pianeta e le radiazioni UV che, in dosi elevate, sono dannose. Negli ambienti interni dovrebbero filtrare diversi livelli di luce naturale mentre i raggi UV dovrebbero essere bloccati. I ricercatori hanno trovato un modo per 'recuperare' i raggi UV trasformandoli in una fonte energetica per alimentare il meccanismo di funzionamento delle finestre.
Materiali elettrocromici
Le smart windows sono costituite da materiali elettrocromici che necessitano di un ridotto quantitativo di elettricità per passare dal colore blu chiaro al blu scuro. La corrente in questo caso proviene da alcune celle solari composte da derivati contorted hexabenzocoronene (cHBC), che possono essere modificati per assorbire una gamma specifica di lunghezze d'onda. In questo caso, i semiconduttori cHBC sono stati progettati per assorbire le radiazioni UV che alimentano il materiale elettrochromico e l'intero sistema può essere incorporato in un film sottile e trasparente che può essere montato su comuni vetri.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Energy e questo è il video di presentazione del progetto: