Il Ministro Enrico Giovannini, a seguito dell’insediamento del nuovo Governo e alla luce dell’entrata in vigore del nuovo decreto di riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), ha firmato la Direttiva per l’attività amministrativa e la gestione per il 2021, che integra e modifica la precedente, emanata il 13 gennaio scorso dalla Ministra Paola De Micheli.
Le quattro priorità politiche indicate dal Ministro sono le seguenti:
- sviluppo di infrastrutture sostenibili e resilienti, anche per tenere conto degli effetti dei cambiamenti climatici;
- aumento dell’efficienza e della sostenibilità del sistema dei trasporti;
- aumento della sicurezza delle infrastrutture, della mobilità e delle persone;
- miglioramento dell’efficacia dell’azione del Ministero e avvio di una gestione sostenibile delle sue strutture.
Dalle priorità politiche discendono 17 obiettivi strategici e 58 obiettivi operativi, dal cui conseguimento dipende la componente variabile della retribuzione dei dirigenti e del personale del Ministero.
Particolare attenzione verrà posta ai seguenti aspetti:
a) accelerazione degli iter di realizzazione delle opere pubbliche (anche nell’ottica di una pronta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), attraverso la reingegnerizzazione e la semplificazione dei processi amministrativi;
b) rafforzamento della capacità del Ministero di monitorare i programmi di intervento sulle infrastrutture e sui sistemi di trasporto, e di intervenire tempestivamente ove necessario;
c) rapidità di predisposizione dei decreti attuativi previsti dalla normativa vigente.
Inoltre, in coerenza con la trasformazione della denominazione del Dicastero, sono stati assegnati nuovi obiettivi per introdurre nel disegno delle politiche e nella gestione del Ministero elementi che contribuiscono alla realizzazione di uno sviluppo sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale, economico e istituzionale, come proposto dall’Agenda 2030 sottoscritta all’ONU nel settembre del 2015 e dagli indirizzi dell’Unione europea (in particolare, il Green Deal e le linee guida per l’utilizzo del Next Generation EU).
Le nuove priorità politiche sono tradotte in obiettivi specifici finalizzati, tra l’altro, a:
- accelerare l’attuazione degli investimenti già programmati. Sono stati introdotti sistemi per migliorare i processi amministrativi al fine di ridurre i tempi di realizzazione delle opere e per intensificare l’uso di sistemi di monitoraggio al fine di attuare misure correttive in caso di ritardi e criticità;
- orientare la programmazione delle nuove opere infrastrutturali per ridurre i divari territoriali tra Nord e Sud, aree urbane e aree interne e rurali del Paese, e per conseguire obiettivi di sostenibilità e resilienza, considerando anche gli effetti della crisi climatica;
- rafforzare l’attività di vigilanza sulla realizzazione degli investimenti da parte delle società concessionarie, con particolare attenzione a quelli volti ad assicurare la sicurezza, valorizzando le soluzioni fornite dall’innovazione tecnologica e digitale.
Particolare attenzione verrà posta allo sviluppo di sistemi informativi integrati a supporto dell’azione delle diverse strutture del Ministero, mentre per garantire l’adozione dei principi di sostenibilità nella gestione del MIMS, nel 2021 verranno elaborati due Piani di azione dedicati in particolare alla riduzione degli impatti ambientali e al superamento delle disuguaglianze di genere all’interno del Ministero.