Il Consiglio Nazionale Forense e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri hanno firmato venerdì scorso un Protocollo d’intesa che li impegna a realizzare congiuntamente azioni sinergiche, avviando un percorso comune volto alla promozione di una più efficace tutela dei diritti fondamentali di entrambe le categorie.
Il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Mascherin ha commentato: “Si tratta di un'iniziativa comune molto importante, viste le esigenze di armonizzare le problematiche tecniche e quelle giuridiche che condizionano le esigenze dei cittadini”. In merito ai percorsi di formazione comune previsti dal Protocollo, Mascherin ha aggiunto: “È fondamentale investire e creare percorsi comuni, per formare nuove figure professionali in grado di rispondere alle nuove esigenze del sistema.”
La firma di questo Protocollo d’intesa – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente del CNI – è un passo importante verso un’attività congiunta di avvocati e ingegneri, due professioni che vedono sempre più intersecare le proprie competenze. Oltre ai settori tradizionali quali le opere pubbliche o l’edilizia privata, infatti, esistono altri temi come la sicurezza dei dati personali che necessitano sia di conoscenze giuridiche che ingegneristiche. In questo senso, tra i punti più importanti del Protocollo c’è l’attivazione di un corso dedicato proprio a questo argomento. Sarà un importante laboratorio dal quale potranno scaturire proposte che il legislatore potrà tenere presenti quando elaborerà le norme in materia.
Tra gli oggetti del Protocollo c’è lo scambio e il confronto di dati e ricerche, il monitoraggio permanente sulla normativa e la giurisprudenza italiane ed europee in materia di difesa e sicurezza, la diffusione di buone pratiche, la deontologia professionale. I due Consigli Nazionali, inoltre, si impegnano a collaborare per la realizzazione comune di programmi di formazione continua per gli iscritti.
Il Protocollo prevede da subito l’impegno alla realizzazione di iniziative concrete quali, ad esempio, l’istituzione di due tavoli di lavoro permanenti sui temi della “autonomia deontologica” e della “responsabilità professionale degli avvocati e degli ingegneri”. Di particolare rilievo, poi, è il “Data Protection Officier (DPO) – Responsabile della protezione dei dati”, un progetto di alta formazione per lo sviluppo e l’organizzazione di un corso professionalizzante specialistico in materia di diritto alla protezione dei dati personali e ICT.