Disponibile online, da ieri, 6 giugno 2023, in consultazione pubblica, lo schema di circolare dell'Agenzia delle entrate che fornisce chiarimenti sul nuovo regime della cosiddetta tassa piatta incrementale (o flat tax incrementale), introdotto dall’articolo 1, commi da 55 a 57, della legge di bilancio 2023. Il documento di prassi è online in versione “bozza” per consentire a esperti, professionisti e associazioni di categoria di condividere con l’Amministrazione eventuali considerazioni e proposte di modifica o di integrazione. I suggerimenti dovranno essere inviati, entro il 15 giugno 2023, all’indirizzo di posta elettronica dc.cn.consultazionepubblica@agenziaentrate.it, secondo lo schema: tematica; paragrafo della circolare; osservazione; contributo; finalità.
La disciplina in commento prevede che, per il solo anno 2023, i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, diversi da quelli che applicano il regime forfetario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge n. 190/2014, possono applicare, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito stabilite dall’articolo 11 del Tuir, un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, calcolata con l’aliquota del 15% su una base imponibile, comunque non superiore a 40mila euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.
Lo schema di circolare nell’illustrare il detto istituto si sofferma sull’ambito soggettivo di applicazione del beneficio fiscale, indicando i contribuenti ammessi al regime della “flat tax incrementale” e specificando i redditi esclusi dall’agevolazione.
Il documento di prassi, inoltre, chiarisce l'ambito oggettivo di applicazione del beneficio, precisando le modalità di determinazione della base imponibile incrementale da assoggettare all’imposta sostitutiva.
La bozza di circolare precisa, infine, le modalità di tassazione ai fini Irpef (e relative addizionali) dell’ulteriore quota di reddito non soggetta alla tassa piatta incrementale.
Lo scopo della consultazione è quello di permettere all’Agenzia delle entrate di valutare i contributi trasmessi, ai fini di un loro eventuale recepimento nella versione definitiva della circolare.