Recuperare il gap europeo e garantire la sicurezza dei cittadini sono, oggi, gli argomenti che scandiscono l’agenda delle infrastrutture in Italia.
La questione ambientale, il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, l’inquinamento dei suoli e delle acque richiedono infrastrutture appropriate, opere di manutenzione del territorio e interventi mirati ad abbattere le emissioni di gas serra. Occorre trasferire il traffico delle merci dal traffico su gomma a quelle ferroviarie e alle rotte marittime, sono necessarie opere di adeguamento delle città e dei territori, tecnologie per ridurre i consumi energetici e impianti per la produzione di energia rinnovabile; opere di bonifica, di risanamento ambientale e di riforestazione.
Per promuovere un approccio sistematico a un tema così strategico, IN/ARCH e ANCE in collaborazione con CNI, Federbeton e Oice, promuovono tre incontri seminariali pubblici, focalizzati su tre questioni: grandi arterie di interesse nazionale e internazionale, viabilità di servizio all’ “Italia delle Cento Città” e alla mobilità urbana sostenibile.
Il 27 novembre il primo degli incontri, dal titolo “Grandi Infrastrutture e sviluppo del Paese”, prenderà in esame tre casi emblematici attualmente al centro del dibattito politico e economico: la Gronda di Genova, l’alta velocità Napoli-Bari e l’area portuale di Napoli.
Edoardo Bianchi vice presidente dell’ANCE, Luca Zevi vice-presidente dell’IN/ARCH e Rosario Pavia responsabile IN/ARCH per le infrastrutture si confronteranno tra gli altri con Edoardo Zanchini vice presidente di Legambiente, con il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, Pietro Spirito, con Armando Zambrano Presidente del CNI-Consiglio Nazionale Ingegneri.