La legge di bilancio 2018 è stata approvata in prima lettura al Senato e si accinge ora a essere discussa in Commissione Bilancio della Camera. Sono pochi gli emendamenti approvati rispetto al disegno di legge governativo. Molto più numerosi quelli presentati dai Senatori ma non approvati.
LE NOVITÀ SU ECOBONUS E SISMABONUS. Rete Irene elenca sinteticamente le novità che riguardano ecobonus e sismabonus.
L’ecobonus (65%), così come le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie (50%) e il bonus mobili (50%), è prorogato di un altro anno, fino al 31 dicembre 2018; la validità dell’ecobonus condomini (70-75%), del sismabonus (50-70-80%) e del sismabonus condomini (50-75-85%) è tacitamente confermata fino al 31 dicembre 2021.
L’ecobonus per l’acquisto di serramenti, schermature solari, caldaie a condensazione e generatori di calore alimentati da biomassa è ridotto dal 65 al 50%.
La facoltà di cessione delle detrazioni è estesa a tutte le spese sostenute per la riqualificazione energetica (e non più solo a quelle per le parti comuni degli edifici condominiali); la facoltà di cessione alle banche, anch’essa estesa a tutti gli interventi che accedono all’ecobonus, resta limitata ai soli incapienti; resta cedibile, ma non alle banche, il sismabonus condomini.
Le attività di controllo affidate all’Enea sono estese a tutti gli interventi che beneficiano dell’ecobonus (e non più solo a quelli inerenti l’ecobonus condomini); all’Enea è affidato anche il monitoraggio degli interventi di efficientamento energetico per i quali i contribuenti scelgono di fruire delle detrazioni per ristrutturazione edilizia (e non solo dell’ecobonus).
Tutti i tipi di ecobonus e sismabonus (e non più solo l’ecobonus condomini) sono fruibili dagli istituti autonomi per le case popolari, ora anche per gli edifici dei Comuni da essi gestiti (si tratta di un ampliamento proposto da Rete Irene), nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per gli edifici assegnati ai propri soci.
Entro il 1° marzo 2018 un decreto del Ministero dello sviluppo economico ridefinirà i requisiti tecnici che devono essere soddisfatti dagli interventi che fruiscono dei vari tipi di ecobonus.
È istituito un fondo per il rilascio di garanzie su operazioni di finanziamento degli interventi di efficientamento energetico (anche questa innovazione, ritenuta strategica, è stata più volte suggerita da Rete Irene); il relativo decreto sarà in vigore entro la fine di gennaio 2018.
Per il solo 2018 è istituita una nuova detrazione fiscale (36%) per gli interventi di “sistemazione a verde”, realizzazione di coperture verdi e giardini pensili, anche condominiali.
GLI EMENDAMENTI APPROVATI AL SENATO. Queste novità erano già comprese nel disegno di legge presentato dal Governo. Il passaggio al Senato ha consentito di approvare anche i seguenti emendamenti:
- per il solo 2018 l’ecobonus (65%) si applica anche per la sostituzione di impianti termici con micro-cogeneratori in grado di realizzare un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
- viene corretto un refuso (segnalato un anno fa da Rete Irene) riguardante il limite di spesa incentivabile di 40.000 euro per unità immobiliare, che si applica solo all’ecobonus condomini e non anche agli altri tipi di ecobonus.
Contrariamente a quanto pubblicato da molti commentatori (tratti in inganno da un errore di pubblicazione degli emendamenti approvati sul sito del Senato), il limite di 40.000 euro non è stato modificato e, di conseguenza, non cambia il massimale dell’ecobonus condomini (che resta pari al 70-75% di 40.000 euro per unità immobiliare).
Il provvedimento passa ora alla Commissione Bilancio della Camera che, secondo i programmi, dovrebbe completare il suo esame entro il 18 dicembre, in modo da consentire la votazione in Aula e il terzo passaggio in Senato entro Natale.
ANALISI DEGLI EMENDAMENTI NON APPROVATI. Rete Irene propone in un documento – CLICCA QUI - una disamina critica dei principali emendamenti presentati in Commissione Bilancio del Senato, molti dei quali segnalati dalle forze politiche all’attenzione del Governo ai fini di un approfondimento particolare, ma che non sono stati approvati.
Considerata la loro capacità di migliorare il contesto normativo e incentivante, Rete Irene ne raccomanda l’approvazione, auspicando dunque che siano ripresentati alla Camera dei Deputati.