“L’abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni e assoggettate alla ritenuta alla fonte è un primo significativo passo verso le istanze degli architetti e ingegneri liberi professionisti. Siamo soddisfatti che il governo abbia affrontato da subito una questione così delicata come l’ammanco dell’incasso dell’Iva, causa di una notevole perdita di liquidità per i lavoratori autonomi”.
È quanto afferma Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, la Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa, all’indomani dell’abolizione della misura da parte del governo con il cd. decreto dignità, fortemente voluto dal Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.
“Auspichiamo – continua il Presidente di Fondazione Inarcassa – che questo provvedimento sia solo il primo atto di una rinnovata attenzione nei confronti dei professionisti, che da anni versano in uno stato di grande difficoltà. Gli ultimi dati riportati dal Sole 24 Ore ne sono l’ennesima conferma: hanno infatti offerto una fotografia poco incoraggiante del notevole ridimensionamento che i redditi di queste categorie hanno subito nell’arco degli ultimi dieci anni, in particolare con una flessione del reddito annuale per ingegneri e architetti rispettivamente di -23,6% e -27,4%. Tra i provvedimenti – conclude Egidio Comodo – Fondazione Inarcassa auspica anche una revisione delle nuove Norme Tecniche Costruzioni (NTC 2018), con la riforma del punto 8.5.3. riguardante il campionamento dei materiali sul costruito esistente, che dovrebbe permettere ad ingegneri e architetti di svolgere la loro attività, nel pieno diritto della tutela della concorrenza”.
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