“Il varo del Comitato di sorveglianza per l'attuazione dei Programmi operativi nazionali e regionali, che ha visto la partecipazione di Confprofessioni, rappresenta senza dubbio un ulteriore passo avanti dei liberi professionisti verso i fondi europei; tuttavia, esistono ancora molti ostacoli tecnici e burocratici da superare”.
È il primo commento a caldo del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine della prima riunione del Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell'attuazione dei Programmi 2014-2020, che si è svolta questa mattina all'Auditorium di via Veneto a Roma.
“Abbiamo sollevato il problema dello scarso coordinamento delle Regioni in merito alla possibilità di utilizzare i fondi europei da parte dei liberi professionisti, segnalando al Comitato di sorveglianza atteggiamenti e interpretazioni non uniformi a livello regionale che rischiano di compromettere l'accesso ai programmi operativi regionali e ai fondi europei per lo sviluppo regionale”, ha aggiunto Stella. “Su questo punto ci è stata garantita una attenzione particolare da parte del Comitato di sorveglianza, al quale abbiamo avanzato anche la proposta di istituire una sottocommissione dedicata alle libere professioni”.
“Per allineare il nostro Paese agli orientamenti comunitari e garantire la partecipazione dei professionisti ai fondi europei, appare necessario ed urgente un intervento normativo a livello nazionale, che preveda la parificazione tra l’iscrizione ad albi professionali e l’iscrizione al registro delle imprese, definisca in maniera definitiva l'accesso dei professionisti ai fondi europei” ha concluso il numero uno di Confprofessioni.