I ministri dell'economia e delle finanze dell'UE hanno adottato oggi il primo pacchetto di decisioni di esecuzione del Consiglio sull'approvazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza. Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna hanno ottenuto il via libera per l'utilizzo dei fondi dell'UE per la ripresa e la resilienza allo scopo di rilanciare le loro economie e riprendersi dalle conseguenze della COVID-19. Grazie all'adozione di decisioni di esecuzione del Consiglio sull'approvazione dei piani, gli Stati membri possono concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito che consentiranno un prefinanziamento fino al 13 % dell'importo totale.
Per quanto riguarda l'Italia, diventano dunque definitive le proroghe del Superbonus al 30 giugno 2022 e delle opzioni per la cessione del credito d’imposta o per lo “sconto in fattura” a tutto il 2022, previste dalla legge di Bilancio 2021.
Il quadro dei termini d’applicazione del Superbonus si completa con l’intervento del DL 59/2021, definitivamente convertito nella legge 101/2021, che ha esteso l’agevolazione al 110% sino al:
- 31 dicembre 2022, per i condomìni “civilistici”, senza ulteriori condizioni;
- 30 giugno 2022, per gli interventi eseguiti dalle persone fisiche non esercenti attività di impresa, arte o professione, su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti in esclusiva o in comproprietà (cd. “mini-condomini”), estendibile al 31 dicembre 2022, se al 30 giugno dello stesso anno sia stato realizzato almeno il 60% dei lavori;
- 30 giugno 2023 per gli interventi eseguiti dagli IACP, comunque denominati, nonché dagli enti aventi le stesse finalità, termine esteso al 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori.
In giugno il Consiglio ha ricevuto dalla Commissione una valutazione positiva dei piani dei 12 Stati membri, accompagnata dalle proposte di decisioni del Consiglio relative alla loro approvazione. Tutti i 12 Stati membri hanno chiesto un prefinanziamento dai fondi loro assegnati. Le decisioni adottate oggi dal Consiglio costituiscono l'ultima tappa prima che gli Stati membri possano concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito con la Commissione e iniziare a ricevere fondi per attuare i rispettivi piani nazionali.
L'assistenza finanziaria dell'UE a titolo del dispositivo per la ripresa e la resilienza, pari a 672,5 miliardi di EUR, mira a stimolare la ripresa economica europea sostenendo l'attuazione di riforme e progetti di investimento negli Stati membri. Le misure approvate mediante i piani nazionali si concentrano su sei aree di intervento ("pilastri") definite nel regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, tra cui figurano la transizione verde, la trasformazione digitale, una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la coesione sociale e territoriale.
Le misure adottate dai singoli Stati membri per conseguire la ripresa e rafforzare la resilienza dell'UE comprendono, ad esempio, la decarbonizzazione dell'industria, la ristrutturazione degli edifici, la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la riqualificazione della forza lavoro. I piani tengono conto inoltre delle raccomandazioni specifiche per paese individuate nel corso delle discussioni relative al semestre europeo del 2019 e del 2020.
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