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Fondi Ue 2014/2020, istituita la Cabina di regia per l'utilizzo del FSC

In Gazzetta il Dpcm. Delrio assicura il coordinamento delle attività propedeutiche all'esame, in Cabina di regia, dei progetti concernenti le infrastrutture materiali

mercoledì 23 marzo 2016 - Redazione Build News

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2016, è stato pubblicato il Dpcm 25 febbraio 2016 recante “Istituzione della Cabina di regia di cui all'articolo 1, comma 703, lettera c), della legge 23 dicembre 2014, n. 190”.

La legge 23 dicembre 2014, n. 190 - legge di stabilita' 2015 - all'art. 1, comma 703, disciplina l'utilizzo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per il ciclo di programmazione 2014/2020. Ricordiamo che la Commissione europea in data 29 ottobre 2014 ha adottato l'Accordo di partenariato 2014/2020, che definisce gli ambiti della programmazione strategica per l'impiego dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE), di cui il CIPE ha preso atto con la delibera n. 8 del 28 gennaio 2015.

La lettera b) del comma 703 dell'art. 1 della legge di stabilità 2015 stabilisce la procedura per l'individuazione delle aree tematiche nazionali e degli obiettivi strategici per ciascuna area. La lettera c) stabilisce che la ripartizione della dotazione finanziaria del FSC tra le diverse aree tematiche nazionali sia disposta mediante delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE); inoltre, dispone che entro il 30 aprile 2015, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, "su proposta dell'Autorità politica per la coesione", sia istituita una Cabina di regia, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, composta da rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, incaricata di definire specifici piani operativi per ciascuna delle aree tematiche nazionali.

ISTITUITA LA CABINA DI REGIA. Con il Dpcm 25 febbraio 2016 pubblicato sulla G.U. di lunedì scorso tale Cabina di regia viene istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Essa “costituisce, per la programmazione del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, la sede di confronto tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nonché le Città metropolitane, per la definizione dei piani operativi per ciascuna area tematica nazionale, recanti l'indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento, la relativa stima finanziaria, i soggetti attuatori a livello nazionale e regionale, i tempi di attuazione e le modalità di monitoraggio, nonché l'articolazione annuale dei fabbisogni finanziari fino al terzo anno successivo al termine della programmazione 2014-2020, in coerenza con l'analoga articolazione dello stanziamento deciso per ogni area tematica nazionale”.

Per la realizzazione delle finalità la Cabina di regia “assicura il raccordo politico, strategico e funzionale, per facilitare un'efficace integrazione tra gli investimenti promossi, imprimerne l'accelerazione e garantirne una più stretta correlazione con le politiche governative per la coesione territoriale. In relazione allo stato di avanzamento degli impieghi delle risorse, la Cabina di regia formula indicazioni e proposte per la destinazione più opportuna dei finanziamenti disponibili, in ragione della realizzazione tempestiva degli investimenti”.

La Cabina di regia “opera anche sui Programmi complementari di cui all'art. 1, comma 242, della legge 27 dicembre 2013, n. 147”.

COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CABINA DI REGIA. La Cabina di regia “è composta dall'Autorità politica per la coesione, che la presiede, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di Segretario del CIPE, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato per l'attuazione del programma di Governo, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, nonché da un Presidente di Città metropolitana designato dall'ANCI, dal Presidente della Conferenza delle Regioni, quale parte dei Presidenti di Regione designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di cui - secondo la classificazione dell'Accordo di partenariato 2014-2020:

a) due rappresentanti delle Regioni "meno sviluppate e in transizione";

b) un rappresentante delle Regioni "più sviluppate".

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti “assicura il coordinamento delle attività propedeutiche all'esame, in Cabina di regia, dei progetti concernenti le infrastrutture materiali”.

Ciascun componente indica un suo delegato in caso di assenza o impedimento. Su invito del Presidente, in relazione ai temi da trattare, possono partecipare alle riunioni della Cabina di regia, anche altri Ministri o Presidenti di Regione e delle Province autonome.

La Cabina di regia, all'atto del suo insediamento, definisce le modalità del proprio funzionamento.

SEDE. La Cabina di regia ha sede presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. In relazione a specifici temi da trattare possono essere convocate riunioni di lavoro presso le sedi delle Amministrazioni regionali.

FUNZIONI TECNICHE DI SUPPORTO. Ai lavori della Cabina di regia “partecipano il Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri o un Vice segretario generale delegato nonché il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, quale struttura tecnica di supporto per l'istruttoria dei temi da trattare, e l'Agenzia per la coesione territoriale, in relazione ai compiti di propria competenza. Per le funzioni di supporto organizzativo e per la disponibilità di informazioni e dati utili alle proprie valutazioni la Cabina di regia si avvale delle strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri e può richiedere la collaborazione di altre amministrazioni”.

ONERI. “Ai componenti, o ai rispettivi delegati, della Cabina di regia non è riconosciuto alcun compenso. Eventuali oneri di missione restano a carico delle Amministrazioni di appartenenza dei componenti o loro delegati nell'ambito delle preesistenti autorizzazioni di spesa. Dall'attuazione del presente decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato”.

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