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Formazione informale, AssoIngegneri scrive al CNI su autocertificazione a pagamento

Lettera della presidente della Federazione Nazionale Asso Ingegneri e Architetti al Consiglio Nazionale Ingegneri: “Annullare la delibera con cui vengono definite le attività di verifica delle autocertificazioni, ripristinando, di fatto, lo stato delle cose in vigore fino ad oggi”

mercoledì 16 dicembre 2020 - Redazione Build News

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“La Federazione Nazionale ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI, Associazione Sindacale che promuove e tutela i liberi professionisti, ritiene doveroso fare sentire, con questa lettera aperta, la voce degli ingegneri liberi professionisti italiani sui recenti appesantimenti economici che stanno colpendo gli stessi in merito alla formazione obbligatoria, come conseguenza dei provvedimenti e delibere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Quando abbiamo letto nella circolare CNI n. 538/XIX Sess./2020 di giugno 2020, in coda al documento, “dell’annullamento”, per l'anno 2020, dei "diritti di segreteria" relativi alla attribuzione dei crediti informali relativi alle autocertificazioni, in tanti abbiamo pensato ad un “errore” di trascrizione o ad un “refuso”, invece non era così! Qualche giorno fa, infatti, è stata pubblicata la Circolare CNI 647/U/2020 del 07.12.2020 dal titolo “Autocertificazione Aggiornamento Informale 2020 – Riconoscimento CFP informali per Pubblicazioni ed attività qualificate nell’ambito dell’Ingegneria”, e ne abbiamo avuto conferma: le autocertificazioni saranno a pagamento!

ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI ritiene tale decisione incomprensibile ed inopportuna nel momento attuale, difficilissimo per tutti i liberi professionisti a causa del perdurare della crisi economica a cui si sovrappone la crisi sanitaria dalla durata ed esito incerto.

Agli ingegneri italiani il CNI chiede di pagare 7,00 € per le attività di verifica dell’autocertificazione da produrre nel 2021 per le attività del 2020. Apparentemente un’inezia si configura come una scelta di fondo che riteniamo ingiusta e che scoraggia gli iscritti. Un balzello forse destinato a lievitare con il passare degli anni? Risulta difficile trovare la motivazione di tale scelta che trasforma un diritto degli iscritti a titolo gratuito (fino alla autocertificazione del 2020 per le attività 2019) in uno a pagamento visto il bilancio di previsione 2020 del Consiglio Nazionale.

Analizzando infatti tale richiesta economica si trova che essa produrrà un introito per il CNI pari a circa un milione di euro, all’interno di un bilancio che è già di sette milioni di euro. E’ chiaro quindi, che questo cospicuo incremento di entrate, produrrà sul bilancio complessivo, in un solo anno un incremento del 15%, ma non ci sembra di vedere nessun incremento di servizi gratuiti in favore degli iscritti, poiché molti dei webinar disponibili sono a pagamento.

Non vogliamo entrare nel merito del conto consuntivo 2020 e bilancio preventivo del 2021 del CNI che non sono ancora noti ma che saranno a breve portati in Consiglio del CNI e nella Assemblea dei Presidenti, ma ci chiediamo dove nasce tale esigenza economica ed a quale capitolo di spesa saranno dedicate tali risorse.

Certamente in questo anno e probabilmente in buona parte del prossimo, a causa del lockdown, le spese di “gestione” e “trasferta” a carico del CNI, e non solo quelle, saranno drasticamente ridotte e non ci risulta siano stati fatti investimenti per servizi gratuiti agli iscritti. Perché quindi questa scelta di incidere negativamente nell’economia dei liberi professionisti italiani? Venendo da lunghi anni in cui la professione di Ingegnere ha perso molto della sua importanza sociale, autorevolezza e potere contrattuale, crediamo sia necessario che le strutture nazionali della nostra professione e quindi anche il CNI siano in prima linea per proporre iniziative straordinarie di supporto e di futura programmazione professionale per i Liberi Professionisti, dando esempio di responsabilità e partecipazione alle difficoltà della categoria.

ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI, chiede pertanto, a nome di tutti i liberi professionisti, al Consiglio Nazionale Ingegneri di annullare la delibera con cui vengono definite le attività di verifica delle autocertificazioni, ripristinando, di fatto, lo stato delle cose in vigore fino ad oggi, rispettoso della garanzia di correttezza che tutti i colleghi hanno sempre posto nelle proprie autocertificazioni.

Riteniamo, infatti, che per tutte le attività di verifica che il CNI intende, doverosamente, eseguire, il bilancio debba essere capiente, e anzi ci auguriamo che si possano avviare, per il 2021, attività e servizi gratuiti per gli ingegneri, anche in ambito.

Con i più distinti saluti, cordialmente.

Ing. Maria PUNGETTI - Presidente Nazionale ASSO INGEGNERI E ARCHITETTI

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