Il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane CRUI, Ferruccio Resta, e il Presidente UNI, Giuseppe Rossi, hanno firmato un accordo di associazione e collaborazione tra le due organizzazioni che le avvicina e apre notevoli opportunità per quanto riguarda la formazione tecnica degli studenti universitari e il trasferimento dei risultati della ricerca nella normazione.
La CRUI, ormai da diversi anni, realizza economie nell’acquisto e nella gestione delle risorse elettroniche, a vantaggio delle Università ed enti aderenti. Acquisisce i diritti di accesso non esclusivi di risorse elettroniche quali riviste, banche dati, e-books. Ciò nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali, consistenti, tra l’altro, nel rappresentare e valorizzare il sistema delle autonomie universitarie.
L’Accordo con UNI consentirà alle università ed enti di ricerca italiani di accedere alle norme tecniche nazionali e ai recepimenti delle norme europee CEN e internazionali ISO, e di collaborare con UNI allo sviluppo della cultura della normazione.
“L’avvio della collaborazione con UNI rappresenta un passo importante per un numero consistente di università ed enti di ricerca, molto interessati ai temi della normazione" – ha detto Ferruccio Resta, Presidente della CRUI – "Quello con UNI è anche il primo contratto aggregato per l’accesso alle norme a condizioni interessanti e vantaggiose, che rientra appieno nella strategia della CRUI nell’ambito delle risorse bibliografiche elettroniche”.
Tra gli obiettivi dell’attività UNI c’è l’interazione con il mondo accademico e della ricerca, entrambi fondamentali per potenziare il ruolo della normazione tecnica a supporto della crescita economica del Paese, del progresso sociale, del miglioramento della qualità, della valorizzazione dell’innovazione.
Lo conferma la Missione 4 “Istruzione e ricerca” del PNRR che tramite il miglioramento dei servizi di istruzione, il rafforzamento dei rapporti ricerca/impresa e il sostegno all’innovazione e al trasferimento tecnologico vuole colmare il divario tra istruzione e domanda di lavoro e creare un modello di sviluppo fondato sulla conoscenza che può dare resilienza e sostenibilità alla crescita.
L’accordo si colloca in questo filone di azioni poiché consente di inserire alcuni rappresentanti CRUI negli organi UNI:
- di governance, dove potranno partecipare a determinare le politiche e strategie dell'Ente;
- di livello tecnico, dove potranno indirizzare le attività verso ambiti sinergici alla ricerca e facilitare il trasferimento dei risultati di questa nelle norme.
Ma soprattutto mette a disposizione di 27 atenei (pubblici e privati) e centri di ricerca d'Italia l'intero catalogo delle norme UNI (circa 48.000 documenti di cui oltre 22.000 in vigore) a condizioni agevolate, per lo svolgimento di attività didattiche, di ricerca e lavori accademici.
Fino alla fine del 2021 docenti, studenti e ricercatori potranno liberamente consultare online l'intera offerta tecnico-normativa UNI, CEN e ISO: a seconda dell’opzione sottoscritta da ogni istituzione la consultazione può avvenire per 10 o 20 utenti in contemporanea e si possono scaricare 300 o 500 norme senza ulteriori addebiti.
Inoltre, sono previsti specifici corsi sulla normazione tecnica e lezioni nell’ambito di corsi universitari esistenti.
“La normazione è un’attività basata sulle competenze, per questo UNI investe nella crescita del capitale umano: confrontarsi con le norme fin da studenti servirà a creare un’abitudine da mantenere anche sul lavoro e, magari, a fare partecipare giovani esperti alla loro redazione", afferma Giuseppe Rossi, Presidente UNI. "Inoltre, il trasferimento dei risultati della ricerca aiuterà la normazione a mantenere il ruolo di co-leader nello sviluppo socioeconomico e nell’innovazione, non solo quello di ufficializzare lo stato dell’arte già consolidato”.
È una piccola, grande rivoluzione nelle politiche UNI verso il mondo accademico e della ricerca, accelerata dal nuovo Statuto che “apre” di più la normazione per promuovere la cultura tecnico-normativa in tutte le sue forme, a tutti i livelli, in coerenza con la nuova vision UNI per creare “Un mondo fatto bene”.
Un modo lungimirante di stringere rapporti con un major stakeholder che può influire sul futuro prossimo della società e dell'economia, con le nuove generazioni.