Negli ultimi anni si sta investendo molto sul fotovoltaico in perovskite, uno dei materiali più promettenti per l’energia solare. Lo dimostrano i risultati che sono stati ottenuti nella ricerca che, nel corso di 7 anni è riuscita a raggiungere livelli di efficienza del 22% rispetto al 3% dei primi studi del 2009. Ma gli scienziati del Lawrence Berkeley National Laboratory, negli Stati Uniti, credono che sia possibile arrivare a raggiungere il 31%. I risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Nature Energy.
Mappatura microscopica
I ricercatori hanno osservato a livello microscopico il materiale, concentrandosi sugli elementi che ne determinano l’efficienza, ovvero la capacità di assorbire i raggi solari. La mappatura ha rivelato una superficie irregolare composta da alcune sfaccettature mal formate e altre, composte da grani di circa 200 nanometri di lunghezza, dotate di sfaccettature rettangolari multiple, simile alle facce di una pietra preziosa. Quest’ultime sono state ritenute altamente promettenti.
Sviluppare solo le sfaccettature top-performing
Le sfaccettature top-performing delle celle solari a base di perovskite potrebbero contenere il segreto per celle solari altamente efficienti- hanno dichiarato i ricercatori- anche se sono necessarie ulteriori ricerche. Se il materiale può essere sintetizzato in modo da far sviluppare solo le sfaccettature più efficienti potremmo assistere a un vero e proprio salto in termini di efficienza delle celle solari perovskite.
L’obiettivo, raggiungibile secondo i ricercatori, è un livello di efficienza del 31%.