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Fotovoltaico: l’industria ha la maggiore quota di autoconsumi, ma solo il residenziale può puntare all’autosufficienza

Rapporto GSE: al crescere della potenza in prelievo aumenta la quota dell’energia autoconsumata sulla produzione ma diminuisce la quota di fabbisogni soddisfatta

mercoledì 24 agosto 2016 - Redazione Build News

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Scorrendo il recente rapporto statistico del GSE si riesce a delineare l’identikit del produttore che autoconsuma l’energia fotovoltaica. La prima nota positiva giunge dal dato complessivo che vede nel 2015 oltre 500.000 unità installate in Scambio sul posto, per una potenza prelevabile complessiva pari a 6.236 MW.

Al fine di studiare le dinamiche che caratterizzano gli impianti fotovoltaici in autoconsumo le utenze cui sono asserviti, il GSE ha selezionato un campione di analisi costituito da 502.266 impianti (la quasi totalità degli impianti fotovoltaici in Scambio sul Posto a fine 2015), per una potenza installata di 4.263 MW. Tali impianti sono asserviti a un insieme di utenze cui corrisponde una potenza disponibile in prelievo (pari alla massima potenza prelevabile in un punto senza che l’utente sia disalimentato) complessivamente pari a 6.236 MW. La tabella seguente mette in relazione la taglia media degli impianti installati, le potenze medie in prelievo delle utenze, la quota di energia prodotta autoconsumata, la quota degli autoconsumi sui consumi totali delle utenze.

Classe di potenza in prelievo

Taglia

media

impianto

Potenza

media in

prelievo

Quota

Autoconsumi

su Produzione

Quota

Autoconsumi

su Consumi

Fino a 3 KW 4,0 3,0 28% 36&
Da 3 a 20 KW 7,1 7,1 33% 33%
Da 20 a 100 KW 34,00 47,8 48% 26%
Da 100 a 200 KW 86,8 146,7 60% 22%
Da 200 a 950 KW 121,9 393,7 73% 12%
Maggiore di 950 KW 127,3 2.007,6 88% 3%
Totale 8,5 12,4 41% 20%

Potenza in prelievo e autoconsumo. Per le classi rappresentative delle utenze con potenza in prelievo minore si riscontra una sostanziale corrispondenza con la potenza di picco degli impianti istallati. Al crescere della potenza in prelievo, invece, quest’ultima risulta mediamente ben superiore alla potenza installata. Le prime due classi (fino a 20 kW di potenza in prelievo) rappresentano il 93% delle utenze contro il 7% di tutte le altre (oltre 20 kW).
Al crescere della potenza in prelievo aumenta la quota dell’energia autoconsumata sulla produzione (maggiore autoconsumo) e diminuisce la quota dell’energia autoconsumata sul consumo dell’utenza.

Settori a confronto. La similitudine tra potenza in prelievo e potenza installata si riscontra principalmente nel settore domestico (che rappresenta l’87% della popolazione di riferimento) e meno di tutti nel settore industriale.
Il settore industriale è quello che presenta la quota più alta di autoconsumi mentre il domestico è quello nel quale l’autoproduzione incide maggiormente nel soddisfacimento dei consumi.
Per tutti i settori di attività, ad eccezione del settore domestico, l’incidenza dell’energia autoconsumata sui consumi è decisamente inferiore rispetto alla percentuale media di autoconsumo; il settore domestico risulta essere l’unico nel quale, complessivamente, la produzione totale degli impianti supera i consumi totali delle utenze presso le quali sono installati.

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