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Francia, approvata la transizione energetica verde e la carbon tax

La legge riguarda soprattutto l'isolamento degli edifici e il taglio delle emissioni di gas a effetto serra con le bici casa lavoro

lunedì 7 settembre 2015 - Redazione Build News

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Dopo più di un anno di consultazioni nazionali, progetti di legge e discussioni parlamentari, la Francia nel mese di luglio ha adottato il disegno di legge sulla transizione energetica per la crescita verde.

Più conosciuto con il nome di Royal bill, il disegno di legge è composto da 66 articoli che puntano ad attestare la quota di energia nucleare al 50% nella produzione di elettricità entro il 2025, ridurre il consumo finale di energia del 50% entro il 2050 rispetto al 2012 e diminuire del 50% il volume dei rifiuti da discarica entro il 2050. Inoltre, il progetto si propone di aumentare la quota di energie rinnovabili al 32% del consumo finale lordo di energia nel 2020 e 32% nel 2030, ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 40% tra il 1990 e il 2030 e del 75% al 2050 e diminuire il consumo di combustibili fossili del 30% nel 2030 rispetto al 2012.

ISOLAMENTO EDIFICI. La parte più importante della riduzione dei consumi energetici riguarderà gli edifici, siano essi pubblici o privati. Si prevedono enormi interventi di isolamento, anche nei centri storici, e un radicale passaggio ai sistemi di riscaldamento più efficienti. Tra le iniziative adottate per la realizzazione degli obiettivi, figurano anche misure a sostegno delle famiglie e dei soggetti economicamente più vulnerabili nel consumo di elettricità e gas, della diffusione dei contatori elettronici, dell'utilizzo energetico dei rifiuti non riciclabili e della mobilità sostenibile.

CARBON TAX. Il disegno di legge contiene anche una serie di aggiunte dell'ultimo minuto, tra cui un emendamento per aumentare la carbon tax sull'uso di combustibili fossili. Attualmente fissata a 14,50 euro per tonnellata, con la legge salirà dai 22 euro per tonnellata nel 2016 a 56 euro nel 2020 e a 100 euro nel 2030.

AGEVOLAZIONI FISCALI PER DIPENDENTI IN BICICLETTA. La legge sulla transizione energetica introduce inoltre, a decorrere dal 1° gennaio 2016, un abbattimento d’imposta a favore delle imprese assoggettate all’imposta sulle società che si doteranno di un flotta di biciclette da mettere gratuitamente a disposizione dei propri dipendenti per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro. 

Sempre nell’ambito delle misure di riduzione del carico fiscale, l'articolo 50 istituisce, dal 1° luglio di quest’anno, un’indennità chilometrica riconosciuta ai lavoratori dipendenti che per il tragitto casa-lavoro utilizzano la bicicletta, anche elettrica. L’indennità chilometrica è cumulabile con il rimborso corrisposto dal datore di lavoro per il costo sostenuto dal dipendente per l’abbonamento al trasporto pubblico o per il noleggio di biciclette pubbliche.

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