Nel comunicato stampa congiunto della FNTP (Fédération nationale des Travaux publics – la Federazione delle imprese che eseguono lavori pubblici), della FFB (Fédération française du Bâtiment – la Federazione delle imprese dell’edilizia) e di CAPEB (Confédération de l’Artisanat et des Petites Entreprises du Bâtiment – la Confederazione delle imprese artigiane dell’edilizia), si legge:
“Di fronte a misure di protezione non sempre garantite ai dipendenti, in particolare in assenza di maschere protettive, di fronte a clienti che, in modo dispersivo, bloccano alcuni cantieri, di fronte a grandi difficoltà di approvvigionamento, di fronte ad alcuni interventi delle forze dell'ordine per interrompere i cantieri, il settore edilizio e dei lavori pubblici si trova ad affrontare disorganizzazione, rischi per la salute e una mancanza di comprensione mista a legittime preoccupazioni sia da parte delle imprese che dei dipendenti.”
Viene ricordato, inoltre, che “il settore dell'edilizia e dei lavori pubblici in Francia dà lavoro a più di 2 milioni di persone in tutto il paese. È nostra responsabilità collettiva limitare il più possibile i rischi di propagazione del coronavirus e trovare soluzioni con il Governo per proteggere la salute dei dipendenti e garantire la continuazione dell'attività in buone condizioni”. (fonte: Ance)
In allegato il comunicato dei costruttori francesi