"La cogenerazione è stata la prima risposta efficace alle due crisi petrolifere verificatesi negli anni '70 del secolo scorso: produrre congiuntamente elettricità e calore, quindi con uso efficiente della fonte energetica primaria, per applicazioni diverse da quelle tradizionali nell'industria. E continua a farlo, anche se le sue potenzialità, oggi ampliate da tecnologie che rendono conveniente d’estate convertire il calore in frigorie, non sono adeguatamente valorizzate, come conferma il ruolo secondario che le attribuisce la SEN. La decisione di FREE di organizzare questo convegno, intende contribuire a riportare la cogenerazione ad alto rendimento sotto i riflettori". Così Gb Zorzoli, presidente del Coordinamento Free, Fonti rinnovabili ed efficienza energetica, si è espresso stamattina durante il convegno dal titolo "Quale mercato per la cogenerazione", che si è svolto presso la sede del Gse.
“Per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico al 2030 è indispensabile, tra l’altro, diversificare la produzione di energia. In questo senso, il contributo della cogenerazione, che peraltro fornisce contemporaneamente due vettori energetici è di grande importanza e purtroppo poco supportato dalla Sen”, ha dichiarato Francesca D'Ambrosio, presidente di AiCARR, Associazione italiana condizionamento dell'aria riscaldamento e refrigerazione.
La Strategia energetica nazionale sottolinea il ruolo importante anche per le fonti energetiche rinnovabili termiche, con un incremento ipotizzato che dal 19,2% del 2015 raggiungerebbe il 30% del 2030. Ma in questo quadro sono presenti alcune criticità che andrebbero meglio definite, quali ad esempio: il ruolo del biometano, l’importanza del power to gas, il contributo della geotermia a circuito chiuso. Il contributo termico, con i vincoli posti alle bioenergie e la scarsa fiducia riposta nel solare termico, sarebbe difficilmente raggiungibile puntando solo sulle pompe di calore.
Al convegno hanno preso parte Francesco Sperandini (presidente Gse), Livio de Santoli (Free), Enrico Bonacci (Mise), Enrica Cottatellucci (Gse), Marco Golinelli (Italcogen), Carlo Belvedere (Ascomac), Marco Pezzaglia (Cib), Roberto Nidasio (UNI CTI), Nicola Graniglia (Federesco).