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Friuli, approvato in via preliminare il Piano paesaggistico regionale

Il piano, adottato in via preliminare dalla Giunta, dovrà ora acquisire il parere del Consiglio delle autonomie locali e della competente commissione del Consiglio regionale

lunedì 12 giugno 2017 - Redazione Build News

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La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha adottato in via preliminare il Piano paesaggistico regionale, lo strumento di tutela e di disciplina del territorio, redatto di concerto con il ministero per i Beni e le Attività culturali (Mibact), che dovrà ora acquisire il parere del Consiglio delle autonomie locali e della competente commissione del Consiglio regionale.

"Siamo - ha spiegato l'assessore alle Infrastrutture e al Territorio, Mariagrazia Santoro - alle battute finali di una delle sfide più ambiziose dell'attuale legislatura. Il Piano infatti permetterà di avere delle regole chiare e certe su tutto il territorio regionale in tema di beni paesaggistici e inoltre delle linee guida per quanto riguarda l'intero ambito del paesaggio regionale. Siamo quindi di fronte ad una evidente semplificazione degli interventi perché le regole di trasformazione diventano chiare e condivise".

Tra i passaggi più importanti che seguiranno l'entrata in vigore del Piano, come ha rilevato l'assessore, ci sarà la fase dell'adeguamento dei piani regolatori comunali "con il parere della Soprintendenza che sarà obbligatorio ma non vincolante, perché è dall'origine che saranno chiare le regole di trasformazione".

"Questo - ha sottolineato Santoro - è molto importante per tutti i beni paesaggistici, quali coste, corsi d'acqua, lagune o boschi, ma lo è ancora di più per quei beni che hanno il decreto di vincolo specifico ma per i quali, fino ad oggi, non veniva stabilito quali siano i valori da tutelare".

L'adozione del Piano, che dovrebbe semplificare notevolmente le regole di gestione del paesaggio, è frutto di un iter avviato nel 2013 che Santoro ha definito "tanto faticoso quanto gratificante". "Lo dico - ha aggiunto - pensando alla grandissima partecipazione che abbiamo registrato e, nell'occasione, ringraziando tutti per l'impegno e la determinazione dimostrata, in quanto la mole di lavoro è stata veramente notevole".

SCHEDE ANALITICHE. Il Piano paesaggistico regionale infatti comprende, oltre alla relazione generale e alle norme tecniche di attuazione, le schede analitiche dei 12 ambiti di paesaggio in cui è suddivisa la regione: Carnia; Val Canale, Canal del Ferro, Val Resia; Alte valli occidentali; Pedemontana occidentale; Anfiteatro morenico; Valli orientali e Collio; Alta pianura pordenonese; Alta pianura friulana e isontina; Bassa pianura pordenonese; Bassa pianura friulana e isontina; Carso e costiera orientale nonché Laguna e costa.

SCHEDE DELLE AREE TUTELATE PER LEGGE. Fanno parte del Piano anche la Relazione metodologica riferita ai beni dichiarati di notevole interesse pubblico, le schede delle aree tutelate per legge (fiumi, torrenti, corsi d'acqua), la perimetrazione delle Aree naturali, la definizione delle reti strategiche (Ecologica, Beni culturali, Mobilità Lenta) e la Valutazione ambientale strategica con il Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica.

"Si tratta evidentemente di un lavoro vasto, scientifico e dettagliato", ha spiegato l'assessore al Territorio che ha voluto ricordare "le oltre 40 sedute del Comitato tecnico paritetico Mibact-Regione e il contributo fondamentale dei funzionari regionali, degli esperti tecnici e di livello universitario, della Soprintendenza e degli amministratori locali".

Santoro ha poi evidenziato come il risultato di questa prima approvazione sia anche frutto "della collaborazione dei tantissimi cittadini del Friuli Venezia Giulia, che hanno contribuito alla stesura del Piano attraverso le segnalazioni trasmesse via web, grazie al canale apposito predisposto dalla Regione". Tante sono state anche le iniziative sul territorio con due convegni informativi, undici workshop tematici, numerose riunioni con gli amministratori locali e la pubblicazione di due Vademecum e tre quaderni illustrativi.

"Un processo - ha concluso l'assessore - ampio, inclusivo e portato avanti con grande determinazione e con la consapevolezza che si tratta di un lavoro fondamentale per tutta la regione. Un lavoro di cui essere fieri".

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