L'assessore Santoro, a tale proposito, specifica che:
si tratta di fondi che l'INAIL ha ripartito tra le Regioni per la costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio.
Alla Regione - spiega l'assessore - spetta il compito di individuare la localizzazione, da una a cinque, per le nuove scuole e di inviare l'esito della selezione al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) entro il 15 ottobre 2015. È quindi necessario che entro il 30 settembre gli Enti locali manifestino l'interesse alla realizzazione di nuovi edifici scolastici destinati a ospitare scuole innovative.
Il decreto del MIUR - prosegue Santoro - non prevede la necessità che gli Enti dispongano dei progetti, perché le aree individuate saranno oggetto di un grande concorso di idee tra i professionisti, finalizzato a sperimentare nuovi modelli di edilizia scolastica; gli Enti potranno poi affidare al vincitore del concorso (tra quelli che vi hanno partecipato) il progetto definitivo e quello esecutivo.
Saranno escluse le proposte che non dichiareranno la piena disponibilità dell'Ente per l'area individuata, che dovrà anche essere urbanisticamente consona all'edificazione, libera da vincoli, contenziosi in essere, e da quant'altro possa risultare motivo di impedimento o di ostacolo all'edificazione.
Gli immobili saranno costruiti a cura e a spesa dell'INAIL, e resteranno di proprietà dell'INAIL, che stipulerà contratti con il MIUR e con i singoli Enti, fino ad ammortamento dell'investimento; il MIUR pagherà all'INAIL il canone di affitto affinché il Comune, o la Provincia gestore, possa utilizzare il bene senza oneri.
Resteranno a carico dell'Ente locale le spese per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi e allestimenti, le eventuali demolizioni di fabbricati e la bonifica dell'area, nonché le spese per la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori.
Le richieste pervenute saranno valutate dagli uffici, dando priorità a quelle già inserite nella Programmazione triennale approvata lo scorso aprile 2015, mentre saranno esclusi gli interventi proposti da Enti locali che non hanno aggiornato la banca dati dell'anagrafe dell'edilizia scolastica.