Rendere pienamente operativa la prima parte del percorso di riforma e semplificazione della regolamentazione regionale in materia edilizia, iniziato con la legge regionale 13 del 2014 di riordino degli ambiti di competenza della direzione, rendendo coerente e adeguato il testo regolamentare rispetto alla modificata legge di riferimento (Codice regionale dell'Edilizia).
È questo lo scopo delle modifiche al Regolamento di attuazione della legge 19 del 2009 (Codice regionale dell'Edilizia), approvate venerdì scorso in via preliminare dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore regionale ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro.
"Alcune di queste modifiche - ha spiegato Santoro - sono state proposte dagli stessi uffici regionali che, sulla base della loro quotidiana esperienza, non solo hanno proposto valide soluzioni per la risoluzione di alcune problematiche applicative ma hanno altresì elaborato modifiche atte a dirimere alcuni dubbi interpretativi che si erano manifestati e ad evitare che potessero insorgere prassi applicative disomogenee sul territorio".
ONERI CONCESSORI, PARZIALE MODIFICA DELLE TABELLE PARAMETRICHE REGIONALI. Sempre in un'ottica di attenzione al territorio e alle sue istanze, si è deciso di intervenire anche in una parziale modifica delle tabelle parametriche regionali allegate al Regolamento, che incidono in materia di oneri concessori. "Tale variazione - ha spiegato ancora l'assessore Santoro - permetterà di ridurre, ove possibile, il carico contributivo collegato all'intervento. Una misura volta proprio a favorire il recepimento da parte delle Amministrazioni locali dei parametri regionali nelle loro strumentazioni urbanistiche, a differenza di quanto accadeva con quelle precedenti che erano considerate eccessivamente gravose per l'interveniente".
NUOVA MODULISTICA UNIFICATA E STANDARDIZZATA. Altro passo importante posto in essere con l'approvazione votata dalla Giunta regionale riguarda l'adeguamento della modulistica edilizia regionale alla nuova modulistica unificata e standardizzata nazionale, adottata in seno alla Conferenza permanente Stato-Regioni, la quale ha demandato alle Regioni i relativi recepimenti e che verranno tempestivamente adottati dall'Amministrazione regionale mediante apposito decreto del direttore centrale competente in materia edilizia.