Il Friuli Venezia Giulia si è dotato di un nuovo piano amianto che, aggiornando quello del 1996, fissa le strategie e il cronoprogramma per favorire la completa rimozione di questo materiale cancerogeno dal territorio regionale.
Il documento, che dopo aver superato il vaglio del Consiglio regionale è stato approvato in via definitiva dalla Giunta regionale, è stato sviluppato sulla base delle indicazioni giunte da portatori di interesse, enti locali e associazioni e prevede la conclusione della mappatura dell'amianto in Friuli Venezia Giulia e l'attuazione di un approccio di sistema per consentirne la totale rimozione. Il tutto con il rafforzamento della sinergia tra ambiente e sanità, il coinvolgimento delle aziende sanitarie e del Centro regionale unico amianto (Crua), al quale possono rivolgersi tutti i cittadini che hanno avuto esposizione professionale, domestica o ambientale a questo pericoloso minerale.
Il Piano prevede, grazie alla collaborazione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa Fvg), delle aziende sanitarie e dei comuni, l'ultimazione della mappatura territoriale a partire dagli edifici pubblici (scuole, ospedali, luoghi di cura, cinema, teatri, luoghi di culto, impianti sportivi e biblioteche) non ancora esaminati, ponendo però l'attenzione anche alle aziende e agli edifici privati. Un'azione che sarà attuata anche con il rilevamento delle coperture in amianto dall'alto con l'utilizzo della tecnica delle immagini multispettrali, alla quale seguirà la valutazione dell'indice di degrado dei manufatti mappati per individuare gli interventi prioritari.
Inoltre, l'adozione del piano permette la prosecuzione dell'azione di agevolazione delle bonifiche attraverso la concessione di contributi. Ai canali contributivi già attivati verrà inoltre incentivata la bonifica di piccole quantità di amianto attraverso la definizione di linee guida per la microraccolta comunale e la raccolta in proprio da parte dei cittadini. Il piano prevede poi la definizione e l'attuazione di azioni a sostegno della ricerca su nuove tecnologie di trattamento dei materiali, investimenti per la formazione degli addetti alla rimozione dell'amianto e per i tecnici comunali e un'ampia attività informativa sul tema dell'amianto.