Le società in house sono obbligate a destinare risorse finanziarie per le finalità indicate dall’art. 45 del d.lgs. 36/2023 (nuovo Codice Appalti), in relazione al riconoscimento dell’incentivo per funzioni tecniche al personale impegnato nelle attività indicate nell’Allegato I.10 del Codice dei contratti pubblici? A tale quesito, presentato da una società di Servizi intercomunali per l’ambiente del Piemonte, ha risposto l'Anac con il Parere di funzione consultiva 53/2023 del 25 ottobre 2023.
L’Autorità ha spiegato che, nel caso un ente abbia già previsto la remunerazione delle funzioni tecniche del proprio personale, non è necessario che aggiunga nuovi incentivi a copertura dello svolgimento delle stesse funzioni tecniche. Altrimenti il personale si vedrebbe riconosciuto un doppio incentivo per svolgere le medesime funzioni.
Dunque, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono prevedere una modalità diversa di remunerazione delle funzioni tecniche del proprio personale. In tal caso, l’incentivo non si applica, escludendo qualunque sovraincentivazione.
Altri chiarimenti dall'Autorità
Ricordiamo che l'Anac, con l’Atto del Presidente dell’11 ottobre 2023, ha risposto a tre quesiti in merito alla disciplina degli incentivi alle funzioni tecniche contenuta nell’art. 45 del nuovo Codice.
Dalla Conferenza delle Regioni il nuovo Regolamento
Inoltre, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 19 ottobre scorso, ha approvato il nuovo schema di regolamento – elaborato da uno specifico tavolo tecnico coordinato dalla Regione Umbria nell’ambito del Gruppo di lavoro Contratti Pubblici presso ITACA – che rielabora il precedente Regolamento sugli incentivi alle funzioni tecniche già adottato dalla Conferenza delle Regioni il 26 luglio 2018, con l’obiettivo di aggiornarlo alle rilevanti novità introdotte dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici.