Si è tenuto nella sede di Confindustria, il quarto incontro di approfondimento nell’ambito del rinnovo del CCNL dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti tra Assistal, Federmeccanica e Fim, Fiom e Uilm dedicato alle politiche attive, mercato del lavoro e appalti.
Su quest’ultimo tema, è intervenuto il Direttore Generale di Assistal, Avv. Giancarlo Ricciardi: “Negli appalti pubblici, rileviamo numerose criticità in quanto le Stazioni Appaltanti spesso indicano Ccnl non coerenti con l’oggetto dell’appalto, pertanto è necessario chiarire che le Stazioni Appaltanti debbano individuare correttamente il Ccnl da applicare alla gara, seguendo il criterio della stretta connessione tra l’oggetto dell’appalto e l’ambito di applicazione del Ccnl richiamato. Ulteriore profilo di criticità è relativo alla dichiarazione di equipollenza economica e normativa richiesta nel caso in cui un’impresa partecipi ad una gara applicando un Ccnl differente rispetto a quello indicato dalla Stazione Appaltante nei documenti di gara, poiché differenti Ccnl, soprattutto sotto il profilo normativo spesso non sono comparabili: pertanto, è necessario fare riferimento ad un concetto di trattamenti complessivamente non inferiori al Ccnl siglato dalle organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale”.
Tavolo MIT sul Codice Appalti
Ricordiamo che l'Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management ha partecipato al tavolo tecnico convocato il 1° luglio scorso dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sul Codice dei Contratti Pubblici (Codice Appalti).
“Anzitutto ci teniamo a ringraziare il Ministro Salvini per aver coinvolto Assistal al Tavolo sul Codice degli Appalti, che riteniamo importante per snellire la burocrazia e agevolare la crescita del Paese”, ha esordito l'Ing. Roberto Rossi, Presidente Assistal. “Le proposte Assistal di modifica del Codice riguardano da un lato la necessità di chiarire meglio alcuni principi espressi, come ad esempio quello recato dall’articolo 11 della norma, che obbliga le Stazioni appaltanti ad indicare la tipologia di contratto collettivo nazionale applicabile alla gara d’appalto pubblica secondo il principio della maggiore rappresentanza; se non viene indicato il corretto Ccnl vi è la concreta possibilità di innescare una concorrenza potenzialmente sleale, perché ogni contratto nazionale incide diversamente sui costi aziendali, spesso in modo pesante. Per altro verso, il Codice ha necessità di correzioni su taluni istituti come ad esempio la revisione prezzi, che ancora oggi è penalizzante per le imprese, o il Partenariato Pubblico Privato, che andrebbe fortemente incentivato laddove la capacità finanziaria delle imprese strutturate e qualificate può rappresentare un plus rilevante per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di transizione energetica”.
“Ci auguriamo – ha concluso Rossi – che l’interlocuzione col MIT avviata oggi possa proseguire in questo senso. Assistal rappresenta oltre 1500 imprese, 60mila addetti, un fatturato annuo di 30 miliardi di euro e può dare un significativo contributo al miglioramento dell’applicazione del codice appalti”.