Nella riunione di ieri, il Consiglio dei Ministri n. 4 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale la legge della Regione Sicilia n. 13 del 19/07/2019, recante “Collegato al DDL n. 476 ‘Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale’”.
Secondo il Governo una norma riguardante le gare d’appalto “invade la competenza esclusiva riconosciuta allo Stato dall’articolo 117, secondo comma, lett. e), della Costituzione, in materia di tutela della concorrenza; un’altra norma in materia di concessione di servizi di trasporto pubblico locale eccede dalle competenze statutarie, e non rispetta i vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario, invadendo altresì la competenza riservata allo Stato in materia di tutela della concorrenza, in violazione dell’art. 117, primo comma, e secondo comma, lett. e), della Costituzione. Altre norme di carattere finanziario infine violano il principio di copertura finanziaria, di cui all’art. 81, comma terzo, della Costituzione, nonché i principi di armonizzazione dei bilanci e di coordinamento della finanza pubblica di cui all'art. 117, secondo comma, lett. e), e terzo comma, della Costituzione”.
Il CdM n. 4 di ieri ha inoltre impugnato davanti alla Consulta la legge della Regione Puglia n. 34 del 23/07/2019, recante “Norme in materia di promozione dell’utilizzo di idrogeno e disposizioni concernenti il rinnovo degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e per conversione fotovoltaica della fonte solare e disposizioni urgenti in materia di edilizia”, in via meramente cautelativa e salvo ulteriori approfondimenti, anche con riferimento alle modifiche proposte dalla Regione Puglia. Secondo il Governo “alcune previsioni ivi contenute appaiono contrastare con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di cui all’articolo 117, secondo comma, lett, s), della Costituzione, nonché con i principi fondamentali della legislazione statale in materia di "produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia", in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione”.