Paletti per l’esclusione automatica delle offerte anormalmente basse, e criteri qualitativi nell’aggiudicazione delle gare riguardanti l’occupazione di personale apprendista.
Sono le due novità in materia di appalti introdotte in Alto Adige da una delibera approvata ieri dalla Giunta provinciale.
“La legge provinciale sugli appalti è entrata ufficialmente in vigore alla fine dello scorso anno, ma per quanto riguarda la parte più concreta di applicazione delle disposizioni, ci si basa in buona parte sui regolamenti di attuazione”, spiega un comunicato della Provincia di Bolzano.
Il primo punto inserito nella delibera approvata dalla Giunta “si riferisce alle procedure di affidamento riguardanti i servizi offerti da architetti e ingegneri per somme inferiori ai 209mila euro, ovvero il tetto al di sotto del quale si può applicare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa anche sulla base del solo prezzo”. “In questo caso – sottolinea il presidente Arno Kompatscher – si può prevedere l’esclusione automatica delle offerte anormalmente basse che rischierebbero di portare ad una irragionevole guerra sui prezzi e a prestazioni di qualità inferiore agli standard previsti”. La formula individuata per applicare concretamente questo criterio prevede che il ribasso non possa superare la media aritmetica di tutti i ribassi presentati dagli altri partecipanti al bando, con delle limature da aggiungere sulla base del numero di concorrenti.
Il secondo punto “rappresenta una primizia a livello nazionale, dato che premia le aziende che occupano lavoratori con contratto di apprendistato con dei punteggi ad hoc”. “Questo criterio – ha commentato Kompatscher – rappresenta una delle chiavi per incentivare procedure di appalto che tengano nella dovuta considerazione gli aspetti sociali e del mercato del lavoro, come peraltro previsto dalle direttive UE in materia”. Entrambe le disposizioni entreranno in vigore non appena saranno pubblicate sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige.
CNA: “SEGNALE FORTE”. “La valorizzazione delle aziende che occupano apprendisti, assegnando punteggi ad hoc nelle gare d’appalto, è un segnale forte della Giunta provinciale, che però contrasta con l’assegnazione delle gare al massimo ribasso. Questo sistema deve diventare un modo per incentivare l’apprendistato nei centri di fondovalle, soprattutto a Bolzano”, ha commentato Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV.
“Un criterio - sostiene Corrarati - che non può essere considerato solo come un sistema per ottenere più punteggio da parte delle aziende al pari di altri requisiti come la SOA o le varie certificazioni. È un modo per dare spazio a giovani lavoratori che dovranno essere formati dalle stesse imprese. Ecco perché il criterio del maggior punteggio per chi occupa apprendisti si scontra con l’assegnazione degli appalti al massimo ribasso: formare i giovani ha un costo, occorre tenerne conto nella stesura di tutti i criteri applicativi. Una riflessione a parte – conclude il presidente della CNA-SHV - va fatta per Bolzano e i centri urbani di fondovalle, in cui gli apprendisti e gli iscritti alle scuole di formazione sono in numero minore rispetto al resto della provincia. Occorre fare in modo che questa misura, capace di rompere gli schemi, diventi uno stimolo per aumentare il numero di apprendisti anche nel capoluogo e negli altri centri urbani”.