Nel 2016 sono state bandite in Sicilia appena 96 gare d’appalto per 142 milioni di euro. Lo denuncia l'Ance Sicilia in base all’Osservatorio sui bandi di gara pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Si registra un crollo del 56,36% rispetto alle 220 gare del 2015, nonché del 48,35% rispetto ai 275,7 milioni di euro offerti al mercato delle opere pubbliche nell’anno precedente. Le province più colpite dalla paralisi sono state Siracusa (-85,71% di gare e -77,11% di importi), Caltanissetta (-84,62% di gare e -75,12% di importi), Palermo (-54,39% di gare e -57,24% di importi) e Catania (-53,13% di gare e -56,80% di importi).
Rispetto al 2007 risulta un crollo del 92,25% per numero di gare (erano state 1.238) e del 88,79% per importi (1 miliardo e 269 milioni di euro). Tradotto in cifre, il comparto siciliano delle infrastrutture nel 2016 ha ricevuto 1.142 gare in meno per una perdita di 1 miliardo e 142 milioni di euro rispetto al 2007.
Quanto al numero di bandi nei confronti del 2015, ad incidere maggiormente sulla loro contrazione sono stati gli Iacp (-80%), la Protezione civile (-66,67%), gli enti locali (-64,34%), le Province regionali (-40%), le Asp (-16,67%), l’Amap (-12,50%).
Dal 2007 in Sicilia il settore delle costruzioni ha perso oltre centomila posti di lavoro e ha visto la chiusura di migliaia di imprese.