Continua la crescita delle gare di progettazione. Secondo i dati dell'Osservatorio OICE/Informatel, a giugno sono state 233 (di cui 32 sopra soglia) per un importo di 55,8 milioni di euro: rispetto al mese di giugno 2016: +17,7% in numero e +149,1% in valore. Meno positivo è invece il confronto con il numero delle gare bandite a maggio dell'anno in corso: si registra per la prima volta un calo del 21,3%, mentre il valore rimane sempre in aumento per l'1,7%.
Nettamente positivo è invece il trend delle gare di progettazione pubblicate nei primi sei mesi del 2017 che sono state 1.599, per un valore di 244,3 milioni di euro: in questo caso il confronto con i primi sei mesi del 2016 è per una crescita del 38,7% in numero e del 136,9% in valore, anche se va ricordato che il primo semestre del 2016 ha visto due mesi di sostanziale stasi, successivamente all'entrata in vigore del codice appalti.
Sono soddisfacenti i dati del valore del mercato dei servizi pubblici di ingegneria e architettura – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – e confidiamo che ci si stia avvicinando ai livelli pre-crisi. Per altro verso, il calo del numero dei bandi potrebbe rappresentare un primo segnale di allarme da tenere sotto controllo, anche se probabilmente legato alle novità del decreto correttivo del codice degli appalti la cui valutazione potrebbe avere rallentato la dinamicità delle stazioni appaltanti, molto evidente nel mese di maggio. Accade spesso che l'entrata in vigore di interventi normativi importanti, come è stato anche il decreto correttivo, rallenti l'azione amministrativa. D'altro canto l'impatto del decreto correttivo si riverbera anche sul fronte dell'adeguamento delle linee guida ANAC di cui è stata rapidamente avviata, come richiesto anche dall'OICE, la revisione relativa ai servizi di ingegneria e architettura. Ci vorrà un po' di tempo – ha continuato Gabriele Scicolone – per i noti passaggi burocratici, ma va dato merito all'ANAC di avere adempiuto con efficacia e tempestività a questo onere. Le novità del correttivo, a partire dall'obbligo di applicazione del decreto parametri, spesso ignorato, sono significative per il nostro settore. Avremmo voluto che le linee guida fossero vincolanti per evitare disomogeneità di applicazione delle regole, ma così non è stato e ce ne rammarichiamo; adesso occorre passare alla redazione di disciplinari e bandi - tipo, come si è iniziato a fare e, soprattutto, ai contratti - tipo così da consentire al mercato nazionale di tornare a competere con il mercato estero. In base ai nostri dati della rilevazione OICE - CER sulle società di ingegneria che illustreremo il 18 luglio a Roma, viene infatti confermato anche nel 2016 e nelle stime del 2017, che le nostre società si stanno sempre più indirizzando all'estero, relegando la quota di produzione in Italia a livelli sempre più ridotti.
Tornando ai dati, nei 14 mesi dall’entrata in vigore del Codice Appalti, da maggio 2016 a giugno 2017, il mercato della progettazione ha segnato una netta crescita rispetto ai 14 mesi dello stesso periodo precedente: +37,5% in numero e +90,2% in valore. In termini assoluti nei mesi post decreto 50/2016, da maggio 2016 a giugno 2017, si sono raggiunti i 514,6 milioni di euro contro i 270,6 milioni di euro degli stessi mesi 2015 – 2016.
Per il mercato di tutti i servizi di ingegneria le gare rilevate nel mese di giugno sono state 405 con un importo complessivo di 75,4 milioni di euro, rispetto al precedente mese di maggio si rileva un calo del 21,8% in numero ma una crescita del 6,7% in valore; mentre rispetto a giugno 2016 il numero dei bandi cresce del 9,8% e il loro valore dell’84,4%.
Nel primo semestre del 2017 sempre per tutto il mercato dei servizi di ingegneria e architettura sono state bandite 2.809 gare per un importo complessivo di 418,8 milioni di euro che, confrontate col primo semestre 2016, mostrano un aumento del 34,9% nel numero (+67,0% sopra soglia e +30,9% sotto soglia) e una crescita del 24,3% nel valore (+18,1% sopra soglia e +51,3% sotto soglia).
Sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a giugno il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 40,1%, le notizie che riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al 41,5%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 227 unità del primo semestre 2016, alle 379 del semestre appena trascorso, con una crescita del 67,0%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 29,5%. Nonostante questo, l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto, anche se in crescita, 3,0%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 28,7%, Germania 21,1%, Polonia 10,9%, Svezia 4,9%.
Nei primo semestre 2017 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 4,5 miliardi di euro, con una crescita del 27,2% sul 2016. Gli appalti integrati da soli sono in controtendenza, mostrano rispetto ai primi sei mesi del 2016, cali dell’87,7% in numero e del 75,9% in valore.